La chiesa è arroccata su di una balza morenica in posizione dominante rispetto all’abitato. Presenta un impianto a capanna, con la facciata suddivisa in due ordini, di cui quello superiore più piccolo e dotato di volute laterali mentre al centro vi è un unica apertura; a coronamento vi è un timpano aggettante dotato di croce metallica in sommità. L’interno è a tre navate, di cui quelle laterali minori con coperture voltate ed affrescate, mentre in controfacciata si trova la cantoria per l’organo; presenta pregevoli altari laterali e tracce di affreschi risalenti al XV secolo. Il presbiterio, è rialzato e quadrangolare, ha copertura voltata a botte e termina in un fondale absidale trapezoidale dotato di coro ligneo. A fianco vi è la sacrestia, alcuni locali di servizio ed il campanile.
XII – Vi era anticamente una chiesa di dimensioni minori attestata al XII secolo.
XV – Vengono realizzati alcuni affreschi nel XV secolo.
XV – La chiesa viene ampliata assumendo l’impianto attuale verso la metà del XV secolo.
1472 – Viene realizzato il grande affresco della Madonna in trono col Bambino nel 1472.
1724 – La chiesa viene ristrutturata nel XVII secolo, in particolare si interviene sull’abside pentagonale ed il battistero.
1730 – Viene relaizzata la facciata per impulso di don Glisente Glisenti su progetto di Gaspare Turbino.
1750 – Viene realizzato l’altare maggiore in marmi policromi verso il 1750-1760.
1781 – Viene realizzato l’organoa canne ad opera del Callido di Venezia.
XIX – L’organo viene ristrutturato nel corso del XIX secolo.
1894 – Viene realizzato l’organo ad opera di Diego Porro di Brescia nel 1894.
1949 – Viene realizzato l’apparato decorativo del presbiterio e del battistero ad opera di Vittorio Trainini tra il 1949 ed il 1952.
1992 – La chiesa e la torre campanaria vengono restaurate.
2000 – L’organo viene restaurato ad opera di Gaia Luigi nel 2000.
1710 – Viene realizzato l’altare dedicato alla Madonna del Rosario verso il 1710.
XX – La chiesa viene restaurata verso la metà del XX secolo.