La chiesa della Beata Vergine Maria Assunta ha una facciata modulata dalla sovrapposizione di lesene con capitello a stucco e da una fascia marcapiano ben rilevata. I due registri della facciata sono uniti da volute di raccordo. La facciata si conclude con un timpano triangolare. Al centro nello spazio inferiore si apre il portale centrale preceduto da un protiro impostato su alti zoccoli. Il finestrone superiore è coronato da un frontone spezzato che ospita un decoro in stucco a conchiglia. Sulla facciata si dispongono due ordini di nicchie centinate profilate da delicati ornati in stucco a piccole volute. Alla fronte si raccorda il retrostante corpo di fabbrica che accusa sul fianco sinistro un asse divergente rispetto alla stessa: di impianto longitudinale, ad aula unica con cappelle laterali, è apparecchiato con una muratura rustica ed è scandito, lungo i fianchi, dai vuoti delle finestre e da specchiature rettangolari che si estendono alla terminazione absidale. Aggregata al presbiterio è l’alta torre campanaria. L’edificio si presenta ad aula unica, a cui sono aggregati ad est un coro rettangolare e un’abside poligonale. Le pareti laterali della navata risultano sfondate da quattro cappelle. Al presente le cappelle di destra sono dedicate rispettivamente al Sacro Cuore, alla Vergine Assunta; quelle di sinistra alla Crocifissione e a San Bernardo di Mentone. L’articolazione in alzato della navata appare arricchita da da una decorazione in stucco bianca filettata d’oro, costituita da paraste con capitelli ionici; su di essi poggia una trabeazione aggettante che funge da imposta a volte a crociera di pianta reattangolare.
XV – L’abitato di Mirabello aveva una “cappella” ossia una chiesa parrocchiale almeno dai primi anni del sec. XV: a quell’epoca risalirebbe la porzione di muratura che appare sul fianco sinistro della costruzione attuale, che comprende nella sua massa il campanile.
1663 – Con il parroco Giovanni Calvi prese avvio la fabbrica della chiesa attuale.
Sotto il parroco Alessandro Calvi si terminò la costruzione della nuova chiesa, nel corso della quale il campanile venne innalzato.
1877 – Il prevosto Clemente Carcano, dilettante di pittura, adornò la facciata della chiesa con le figure degli Evangelisti e dell’Assunta.
XX – I vuoti ubicati rispettivamente nel lato sinistro del presbiterio e nell’abside vennero tamponati.
Non è stato possibile datare con precisione tale intervento.
1949 – Nel presbiterio venne praticata un’ampia apertura nel lato destro consentendo di assistere alle funzioni dalla sacrestia.
Nelle quattro cappelle minori si rimossero i matronei e si praticò una finestra nella prima cappella a destra.
Su disegno dell’arch. Aschieri si procedette al restauro della cupola del campanile.
Sempre l’arch. Aschieri curò il progetto dell’ampio sagrato.
1957 – Venne rinnovata la tinteggiatura della facciata optando per una soluzione monocroma.
Nella controfacciata, nella navata e nell’abside i vuoti vennero dotati di vetrate policrome.
1957 – Si tamponò l’apertura praticata nel lato destro del presbiterio, ripristinando l’assetto originario.
1997 – Si rinnovò la tinteggiatura della facciata recuperando le figure degli Evangelisti affrescate nelle nicchie inferiori e si operò il restauro della copertura del protiro.
2001 – Nel 2001 è stato realizzato un progetto di rifacimento del tetto della chiesa e del campanile a causa dello stato fatiscente della copertura stessa.