la parrocchiale di Grumello al Piano presenta la sua facciata lambita dalla strada comunale ed ha una forma molto semplice: quattro lesene in muratura la suddividono in tre settori con unico coronamento costituito da un cornicione orizzontale. Il settore centrale ospita un portale in pietra artificiale, sagomata e martellinata con due colonne che reggono il timpano spezzato al centro con una statua della Madonna e uno stemma vescovile. Sopra la porta è collocata una finestra semicircolare con contorno in muratura. Nei due settori laterali sono collocati gli ingressi secondari. La chiesa ha un’unica navata a pianta ottagonale, coperta da cupola con otto spicchi, preceduta da un breve tratto ospitante a sinistra il Battistero, il cui Fonte Battesimale è posto in una rientranza, e a destra l’accesso alla cappella della Madonna di Lourdes. In senso orario troviamo: un’apertura che si collega al Battistero, l’altare dedicato al S. Cuore e l’accesso al vano scale che conduce al pulpito; superato il presbiterio troviamo l’accesso alla sagrestia, l’altare dedicato alla Madonna e l’accesso ad un vano che si riconduce alla cappella di Lourdes. Il presbiterio ha pianta rettangolare, è rialzato di tre gradini rispetto alla navata, è coperto da tazza e si conclude in un coro absidato coperto da catino
875 – una chiesa dedicata in luogo a S. Vittore martire è ricordata in un documento del 875.
1575 – nel 1575 veniva menzionata come “cappella curata”, ma la comunità parrocchiale fu fondata nel 1610 con decreto del vescovo Gian Battista Milani che la staccò definitivamente da Lallio
1837 – più volte rifatta nei secoli, la chiesa subì un ampliamento sul lato sinistro ad opera dell’ing. Pegoretti
1850 – successivamente, la parrocchia e la comunità, di rifare radicalmente la chiesa; il progetto venne affidato all’arch. Preda
1850 – il campanile venne costruito sempre su progetto dell’arch. Preda. Il concerto di cinque campane in ” fa mg.” venne fuso da Antonio Monzini nel 1876
1851 – per completare la costruzione della chiesa, tra strutture e decorazioni, furono necessari 10 anni
1861 – il 31 agosto il vescovo Pier Luigi Speranza consacrava la nuova chiesa aggiungendo all’antico titolo di S. Vittore quella dell’Immacolata, in omaggio al dogma da poco proclamato (1854)
1949 – il concerto di campane del 1876 venne reintegrato nel 1949 con due campane, benedette il 2 aprile dell’anno successivo, da mons. Pietro Carrara vicario generale
1951 – l’interno della chiesa fu sottoposta ad un generale intervento di restauro
1961 – venne posato un nuovo pavimento in marmo botticino con riquadri e fascia marginale in chiampo porfirico
1970 – venne rinnovata la tinteggiatura esterna e su disegno del pittore Pucconi, realizzata la nuova vetrata in facciata
1990 – i prospetti esterni furono oggetto di un intervento di restauro