Chiesa dall’impianto unitario e compatto, ha la zona del presbiterio a forma semicircolare.
La pulizia e il rigore della facciata si contrappongono alla ricchezza delle decorazioni barocche interne dell’abside semicircolare e del rispettivo catino. Una sola cappella dedicata a San Giuseppe si apre sulla parete perimetrale di sinistra. La copertura interna è a travatura lignea a vista con grossi setti arcuati portanti in cemento, in sostituzione di tradizionali capriate lignee. Alla dedicazione originaria di San Donato e San Carporforo si ampliò nel Settecento la dedicazione, aggiungendo anche quella alla Beata Vergine del Rosario.
XVI – Il bene già esisteva ai tempi delle visite pastorali dopo il Concilio di Trento. La chiesa allora era chiamata con il nome dei SS. Carporforo e Donato. Chiesa dalle semplici dimensioni, lontana dal centro dell’abitato, aveva la funzione ausiliaria alla già esistente chiesa principale di San Gottardo.
1570 – Nel 1570 il vescovo Lionetto Chiavone ordinò di togliere i piccoli casamenti alla chiesa addossati che ne rendevano scialbo e poco decoroso l’aspetto.
1642 – Nel 1642 l’edificio già intitolato ai Santi Carporforo e Donato acquisisce anche la denominazione di Maria in ossequio alla Vergine del Rosario, di cui si osserva il culto periodico.
1707 – La chiesa si dota di due altari, uno maggiore in cui viene posta una originale statua lignea della Beata Vergine del Santissimo Rosario, mentre a desta viene posta la statua di San Giuseppe col bambino.