Il Santuario Beata Vergine dei Miracoli di Saronno è un esempio straordinario del Rinascimento lombardo, frutto del lavoro di alcuni dei più importanti artisti dell’epoca. La sua pianta originale, progettata nel XVI secolo, era a forma centrale e consisteva in un vano quadrato coperto da una cupola con tiburio poligonale esterno, ideato da Amadeo. L’edificio originario includeva anche due ampie cappelle laterali, un antipresbiterio e il presbiterio. Successivamente, il complesso fu ampliato con l’aggiunta della sacrestia da parte di Cristoforo Lombardi e dell’avancorpo a tre navate e cinque campate, progettato da Vincenzo Seregni, con la collaborazione di Pellegrino Tibaldi, che realizzò anche l’attuale facciata.
Esternamente, il tiburio dodecagonale, che sorregge la cupola, è decorato con una fascia di bassorilievi a rombo e un loggiato esterno, diviso da bifore con eleganti colonne decorate con protomi angeliche. Sopra di esse, due livelli di falde si chiudono su una lanterna a base esagonale con oculi ciechi e una doppia calotta. Il campanile, situato sul lato settentrionale della chiesa, ha un impianto quadrato e si sviluppa verticalmente con paraste angolari e marcapiani. I primi tre ordini sono intonacati, con laterizio facciavista, mentre l’ordine superiore presenta strette aperture rettangolari. La cella campanaria, a pianta poligonale, si trova al piano superiore.
La facciata, progettata da Pellegrino Tibaldi e realizzata sotto la direzione di Lelio Buzzi a partire dal 1595, è in stile manierista e si sviluppa su due ordini. I cantonali e la partizione centrale sono scanditi da colonne binate di grandi dimensioni: doriche nel primo ordine e ioniche nel secondo. Le colonne sorreggono fregi dorici e ionici, rispettivamente. Il portale centrale è racchiuso da un protiro con pilastri rastremati e telamoni, sopra il quale si erge un ampio frontone. Due nicchie ai lati del protiro ospitano le Sibille, mentre i tre portali sono sovrastati da timpani spezzati con rilievi che rappresentano episodi significativi della vita della Vergine. Nella parte superiore, una grande tabella dedicata al Santuario è sormontata da una balaustrata con statue e piramidi, opera di Carlo Buzzi.
Internamente, il Santuario è il risultato di numerose campagne decorative che si sono susseguite dal XVI al XVII secolo. La decorazione pittorica della struttura originaria, realizzata da Giorgio da Saronno, è seguita da un ciclo di affreschi di Alberto da Lodi e da un ciclo pittorico di Bernardino Luini nell’abside, nel presbiterio e nell’antipresbiterio. La cupola, affrescata da Gaudenzio Ferrari, presenta tre girotondi di angeli festanti e musicanti che accompagnano l’Assunta all’incontro con l’Eterno Padre. Le venti statue dei Profeti e delle Sibille, collocate nelle nicchie del tamburo della cupola, sono opere di Giulio da Oggiono e dipinte da Alberto da Lodi. I gruppi lignei del Cenacolo e della Deposizione nelle cappelle laterali sono realizzati da Andrea da Milano.
La volta a botte della navata centrale, con al centro le glorie della Vergine, è progettata dall’ingegnere Vincenzo Ciniselli e realizzata da Giacomo Bono e Francesco Sala. Le navate laterali terminano con due cappelle: quella di destra è dedicata a San Giovanni Battista e quella di sinistra a Santa Anna, entrambe con opere di Legnanino.
- 1498: Inizia la costruzione del Santuario di Saronno, sostituendo le cappelle preesistenti e celebrando il miracolo del Pedretto. Vengono coinvolti artisti rinascimentali come Giovanni Antonio Amadeo, Bernardino Luini, Gaudenzio Ferrari, e altri.
- 1505: Giovanni Antonio Amadeo progetta il tiburio del Santuario.
- 1507-1508: Completamento della casa dei deputati nel 1507 e della cupola progettata da Amadeo nel 1508.
- 1516: Terminazione del campanile, progettato da Paolo della Porta.
- 1525-1531: Bernardino Luini affresca l’abside, presbiterio e antipresbiterio, con le opere “La Presentazione al Tempio” e “L’Adorazione dei Magi”.
- 1532-1535: Gaudenzio Ferrari decora la cupola con angeli e storie di Adamo ed Eva.
- 1545-1546: Gaudenzio Ferrari dipinge i tondi dei pennacchi con scene dell’Antico Testamento, completando l’opera dopo la sua morte. Andrea da Corbetta intaglia il Padre eterno e l’Assunta.
- 1546: Costruzione della sacrestia su progetto di Cristoforo Lombardi.
- 1556-1583: Ampliamento del tempio da parte di Vincenzo Seregni, con tre navate e cinque campate, completato nel 1583.
- 1578-1630: Pellegrino Tibaldi progetta la facciata, completata nel 1612. Nel 1630 Carlo Buzzi progetta il rialzo della facciata.
- 1586-1964: Costruzione dell’organo da parte della famiglia Antegnati, sostituito nel 1964 da un organo seriale della Ditta Balbiani di Milano.
- 1631-1633: Inizio della decorazione della volta a botte della navata centrale da parte di Vincenzo Ciniselli, Giacomo Bono e Francesco Sala.
- 1670-1699: Rinnovamento degli altari laterali e delle navate laterali dedicate a San Giovanni Battista e Sant’Anna.
- 1747: Progettazione della cantoria da parte di Francesco Gerosa.
- 1817-1830: Restauro della cappella della Deposizione, che diventa cappella della Pietà, con il trasferimento dell’altare nel 1961.
- 1897-1902: Realizzazione del pulpito maggiore da parte di Pasquale Tettamanzi e Antonio Pirovano.
- 1953-1954: Restauro degli affreschi, in particolare al tamburo e alle lunette della cupola, da parte di Mario Rossi e Ferdinando Reggiori.
- 1961: Restauro della facciata con sostituzione di alcune parti con pietra di Viggiù e restauro della volta della navata centrale.
- 1980-1989: Restauro delle pietre e degli stucchi, con il consolidamento del tiburio e il restauro del campanile.
- 1992-1997: Interventi conservativi sulle sculture, tra cui il restauro del Cenacolo nel 1994 e della calotta affrescata da Gaudenzio Ferrari nel 1997.
- 2010-2014: Restauro dei gruppi scultorei “La Deposizione” e “Il Cenacolo”, e delle statue dei Profeti e delle Sibille. Le statue vengono ricollocate nel tiburio.
- 2011: Restauro del portone centrale della facciata principale.
- 2014-2015: Restauro del tiburio e degli affreschi, conservazione delle sculture e adeguamento impiantistico.
- 2015: Restauro della statua in terracotta dipinta e dorata della “Madonna col Bambino”, risalente al XV-XVI secolo.
ORARI SANTUARIO E ACCESSIBILITÀ
Messe festive : 8 / 10 / 11:30 / 18
Messa vigiliare : 18
Messe feriali : 7 / 9 / 18
Confessioni : 09.30 – 11.30 dal martedì al sabato 15.30 – 18.00 dal lunedì al sabato
Visite Giorni feriali: 6:30-12:00 e 15:30-18:30
Giorni festivi: 6:30-12:30 e 15:30-19:00
Sul lato sinistro della Chiesa è stata installata una rampa metallica che permette il superamento delle barriere architettoniche
Cosa vedere
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Nei dintorni

Via Dante, Cogliate, MB, Italia

Piazza IV Novembre, 4, Cesate, MI, Italia
Nerviano - Via Tonale - MI - 20014
Lainate - via Marche, 99 - MI - 20020
