La chiesa, con orientamento nord-ovest sud-est, è situata nei pressi del centro dell’abitato.
La facciata si presenta suddivisa in due ordini dal cornicione.
L’ordine inferiore è scandito da paraste con portale centrale con cornice in pietra, doppia architrave e arco spezzato superiore con bassorilievi.
I portali laterali presentano anch’essi la cornice in pietra con timpano spezzato superiore.
L’ordine superiore si sviluppa centralmente con una nicchia che conserva la statua della Vergine, con paraste laterali che termina in pinnacoli e croce sommitale.
La chiesa ha un impianto di base a tre navate, scandite in campate da colonne, sormontate da volte a cupola in corrispondenza del transetto.
In corrispondenza della seconda campata della navata laterale destra è presente un altare in marmi policromi addossato alla parete sormontato da una tela mentre nella navata sinistra è conservata la tela con la raffigurazione dell’Incoronazione della Vergine, opera di Camillo Procaccini.
Le navate laterali terminano ciascuna con un altare e rispettivamente a destra dedicato a Santa Teresa con la tela con la raffigurazione dell’Apparizione di Cristo a Santa Teresa, opera di Carlo Grandon, mentre a sinistra è l’altare dell’Assunta delimitato da balaustre.
In corrispondenza delle pareti del presbiterio sono presenti gli affreschi con la raffigurazione a sinistra La visita dei Magi e a destra Le nozze di Cana.
La cupola, impostata sopra una pianta rettangolare, è dedicata al tema dell’Assunta.
La volta del coro si presenta ricca di stucchi, disposti a crociera con al centro la raffigurazione del Padre Creatore. Sulle pareti di sinistra, del fondo e di destra sono rappresentati episodi che esaltano Maria con:
La visita a Santa Elisabetta, La presentazione al Tempio, I pastori alla Grotta, La fuga in Egitto, Il sogno di Giuseppe e La chiamata dei pastori.
In corrispondenza della controfacciata, sopra la bussola lignea dell’ingresso, è presente la cantoria con parapetto ligneo decorato e l’organo.
1554 – Eretta sul luogo a testimonianza di un prodigio (l’apparizione della Vergine ad una contadinella nella vicina Cassina Novello), fu benedetta la prima pietra nel 1554 dal nobile reverendo Don Andrea Sola, Vice preposto di Galliano.
Il Santuario fu ultimato e consacrato nel 1555. Sull’altare maggiore conserva l’immagine di Santa Maria Bella: così era chiamata dal popolo quando la pregava dipinta su di un rozzo pilastro che era situato fuori della Porta di Campo Rotondo.
1570 – San Carlo Borromeo, in visita pastorale nell’ottobre 1570, volle l’edificio affrescato nella Cappella grande e soltanto nel biennio 1637-1638 Giovan Mauro della Rovere pose data e firma della cupola, del presbiterio e del coro.
1837 – Il Santuario crollò nel 1837, ma venne subito riedificato sotto la direzione dell’arch. Giacomo Moraglia, così da esser nuovamente inaugurato nel 1863.
La facciata attuale è del 1900 per disegno dell’arch. Italo Zanolini.
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