La chiesa si trova sul fondo della piazzetta sopraelevata del “centro vita”, un grande complesso residenziale, con negozi e farmacia comunale, costruito nei primi Anni Ottanta del XX sec. per innescare una riqualificazione urbanistica e sociale della popolosa frazione di Voldomino Inferiore. La chiesa si sviluppa in un’unica aula al fondo della quale si trova l’altare maggiore, ospitato in una nicchia e illuminato dall’alto da un’apertura praticata nel tetto. Il progettista, l’architetto Sandro Mazza, profuse nella chiesetta riferimenti a ben noti paradigmi dell’architettura moderna, con particolare rimando alle soluzioni adottate da Le Corbusier per conferire sacralità ad ambienti contemporanei dedicati al culto: l’andamento sinuoso della copertura interna, l’uso sapiente della luce, l’introduzione di finestre a nastro e i giochi cromatici delle vetrate colorate. Nella realizzazione, tuttavia, alcune componenti vennero eseguite sbrigativamente e con minore finezza rispetto alle previsioni.
1982 – L’esigenza di una chiesa sussidiaria nella frazione di Voldomino Inferiore fu particolarmente sentita dopo lo sviluppo urbanistico del rione, con la costruzione di alcune case popolari. Decisivo fu l’intervento della Curia di Milano che colse l’occasione di acquistare una vasta area sulla quale erano oramai fatiscenti alcuni capannoni industriali. In attesa che fossero disponibili i fondi per innalzavi una chiesa, in uno dei capannoni fu allestita una cappella provvisoria, subito insignita del titolo al Sacro Cuore di Gesù. Nel frattempo, il comune di Luino assegnava alla zona la destinazione urbanistica residenziale, sbloccando di fatto il progetto per la creazione di un “centro vita” che potesse rappresentare un nucleo qualificante di tutto l’abitato. L’area fu allora ceduta dalla Curia al comune, contemplando, fra le opere di urbanizzazione anche la chiesa. Il complesso fu progettato dall’architetto Sandro Mazza, autore anche del disegno per il nuovo Sacro Cuore, benedetto nel 1984.