la chiesa preceduta dal sagrato pavimentato in pietra e rialzato di due gradini rispetto alla quota della strada è orientata con l’abside a sud. Il fronte principale è intonacato e ospita al centro l’ingresso sormontato più in alto da una finestra ad arco. La copertura con struttura in legno a due spioventi conclude l’architettura dell’edificio. Internamente presenta un’unica navata con pareti intonacate. La navata è coperta dal tetto a due falde in legno a vista. Il presbiterio, rialzato di due gradini è coperto da tazza circolare si conclude con il coro coperto da catino
XIV – tra le fonti di carattere generale, successiva attestazione di una chiesa in Guzzanica e precisamente a una serie di fascicoli che registrano le taglie e le decime imposte al clero dai Visconti di Milano e dai papi
1304 – tra i partecipanti al Sinodo diocesano di quell’anno, è attestata la presenza di “Petrus de Roetta clericus” della chiesa di San Vito e Modesto di Guzzanica
1612 – durante la visita pastorale del vescovo Giovanni Emo, la comunità di Sforzatica Santa Maria e la chiesa di Guzzanica erano citate come rette e curate dallo stesso parroco. In questa occasione il vescovo incoraggiava gli uomini del luogo a continuare la fabbrica della chiesa e a provvedere a munirla dei paramenti sacri
1958 – la contrada di Guzzanica assunse una sua indipendenza quando, per divisione dalle parrocchie di Sforzatica Santa Maria e Sforzatica Sant’Andrea, venne a costituirsi in vicariato autonomo, poi eretto canonicamente in parrocchia con decreto vescovile
1967 – rinnovo delle tinte e delle decorazioni interne per mano del decoratore Ernesto Mazzola
1995 – ristrutturazione della sagrestia
1998 – con la costruzione della nuova parrocchiale, l’attuale diviene chiesa sussidiaria