Edificio monumentale esito di modifiche e integrazioni eseguite in epoche diverse.
La facciata è parallelepipeda e molto sviluppata verso l’alto. I tre portali, quello centrale di maggiori dimensioni ed affiancato da colonne granitiche che sostengono un timpano, sono inquadrati in una serie di specchiature delimitate da alte lesene con capitelli ionici che sostengono una lunga trabeazione che funge da cornice marcapiano, al cui termine trovano posto superiormente delle volute decorative e delle urne con fiamme, si trova la scritta “BASILICA ROMANA SANCTIS SYRO ET MATERNO DICATA”.
La parte superiore della facciata presenta una sola apertura centrale rettangolare affiancata da colonne e sormontata da un timpano curvilineo, delimitata anch’essa da lesene simili a quelle della porzione inferiori ma con capitelli corinzi.
Il timpano completa la facciata, con all’interno una scultura di due angeli affiancati; sul coronamento è presente una croce. Sul fianco destro si innalza la torre campanaria in laterizi e conci angolari a pianta quadrata e composta da specchiature quadrangolari terminate superiormente da una galleria di archetti ciechi; termina una cella campanaria aperta a copertura piana.
E’ considerata di impianto medievale, con successive riedificazioni.
L’interno è ad una sola nave con un grande spazio unitario per i fedeli; ai lati dei perimetrali si aprono diverse cappelle e, prima del presbiterio, i bracci del transetto.
Tutto l’interno è arricchito da figurazioni murarie e stucchi.
La nave è coperta da ampie volte a botte, mentre all’incrocio dei transetti si innalza una cupola circolare con tiburio esterno.
Il presbiterio poggia su un ampio basamento rialzato e termina in un abside circolare in cui trova ancora posto il precedente altare.
1652 – Viene realizzata l’attuale struttura, demolendo gran parte delle strutture precedenti. La consacrazione avverrà nel secolo successivo, per opera del cardinale Giuseppe Pozzobonelli.
sec. XIX – Nel corso del sec. XIX la chiesa viene ampliata e consacrata dal cardinal Ferrari il 24 agosto 1895.
2007 – Rimozione e restauro della prima campana (campanone).
2008 – Rifacimento delle coperture.
2013 – Messa in sicurezza degli stucchi e degli affreschi delle volte.
2015 – Viene collocata nella basilica una scultura di Pio XI.
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