La chiesa dei santi Gervaso Protaso a Samarate è un piccolo edificio ad aula rettangolare coperta da una volta e con abside semicircolare, al centro dell’abside è presente un affresco raffigurante il martirio dei santi titolari della Chiesa, ai lati sono raffigurati i loro genitori Santa Valeria e San Vitale. L’altare maggiore, sotto l’affresco centrale, è stato modificato ed è stata ricollocata una mensa staccata dal muro per consentire la celebrazione coram populi. Sotto gli affreschi di San Vitale e Santa Valeria sono state ricollocate le balaustre in marmo precedentemente rimosse. Sul fianco destro del presbiterio, per chi entra, è collocata, su una mensola, una statua di Maria Vergine. Il pavimento è in pianelle di cotto, il gradino dell’altare in marmo. Il paliotto dell’altare raffigura un motivo geometrico che richiama un labirinto con al centro l’epigrafe “grazia adiuvante ad portum salutis” (con l’aiuto della grazia al porto della salvezza).
All’esterno la chiesa presenta una semplice facciata in muratura mista in laterizi e ciottoli preceduta da un portico retto da pilastri e colonne in pietra; i fianchi sono intonacati come il portico.
Davanti alla chiesa è collocata, in posizione centrale rispetto all’ingresso, la crocetta, ossia una colonna in pietra che reca sulla cima una croce in ferro.
XII sec. – L’esistenza di un luogo di culto dedicato ai Santi Martiri Gervaso e Protaso è molto antica, certamente precedente al XII secolo.
XII sec. – L’edificio deve aver subito significative trasformazioni dalla sua costruzione già prima della visita pastorale di San Carlo nel 1570.
1955 – Nella seconda metà degli anni 50 del Novecento la chiesa è stata soggetta ad un complessivo lavoro di restauro.
2018 – Nel 2018 sono stati restaurati gli affreschi dell’abside.