L’antica chiesa dei Santi Pietro e Paolo a Varese sorge accanto alla nuova chiesa parrocchiale.
Di pianta rettangolare, è dotata di un abside semicircolare e di due cappelle laterali per ogni lato.
Procedendo dall’ingresso verso l’altare, a destra si incontra una cappella separata dalla navata da una balaustra in marmo che contiene un Crocifisso collocato al di sopra di un altare in marmo.
Più avanti si trova la cappella dedicata alla Madonna della Cintura, anch’essa separata dalla navata da una balaustra in marmo rosso e contenente una statua raffigurante la Madonna con il Bambino.
Ai lati si trovano due affreschi raffiguranti S. Francesco, a sinistra, e S. Lucia, a destra.
Il presbiterio è separato dalla navata da tre gradini e da una balaustra in marmo.
Sulla parete di destra, tenendo le spalle all’ingresso, si trova un affresco che rappresenta la conversione di S. Paolo.
Sulla sinistra, un affresco con la scena della consegna delle chiavi a San Pietro.
Datati 1704, entrambi sono opera di Giacomo Pallavicino.
Dietro al nuovo altare in pietra bianca si colloca l’antico altare policromo in marmo.
Sulla volta dell’abside sono affrescati angeli musicanti.
Accanto alle lesene che inquadrano il presbiterio si trovano le figure di S. Pietro e S. Paolo.
Procedendo dall’altare verso l’ingresso si incontra la cappella di S. Tommaso, separata dalla navata da una balaustra in marmo e arricchita con una pala raffigurante il Santo insieme a Gesù, dipinta dal Fiamminghino.
Ai lati, all’interno di nicchie, si trovano le statue di Gesù, a sinistra, e di S. Antonio da Padova, a destra.
L’ultima cappella prima dell’ingresso ospita il fonte battesimale dietro al quale si intravedono tracce di un affresco antico.
Il presbiterio è illuminato da quattro grandi vetrate rettangolari.
Parte della pavimentazione è realizzata in vetro in modo da mostrare tracce dell’antica chiesa a doppia abside.
La luce naturale penetra nella navata grazie a vetrate a lunetta in corrispondenza della volta a botte.
L’apparato decorativo della chiesa è caratterizzato da lesene con decorazioni a finto marmo e da cornici e fasce con decolorazioni a tema floreale.
La chiesa presenta una facciata a capanna arricchita inferiormente da un portico sporgente di pianta rettangolare con tre volte a crociera.
Quest’ultimo è caratterizzato da un arco a tutto sesto per ogni lato minore e da tre archi a tutto sesto sul lato maggiore, arricchiti da due colonne di sezione circolare collocate al di sopra di una base in pietra.
Gli archi sono enfatizzati da cornici decorate e al di sopra dell’arco centrale del fronte principale si trova la scritta «ATRIUM PETRO LUCTUS OLIM MOX GLORIA».
Il portico culmina superiormente con una balaustra che ne segue il perimetro su tre lati, arricchita da elementi decorativi in pietra su ogni pilastrino.
Il portale di accesso in pietra è riccamente decorato e modanato, nonché dotato di motivi a stella, di una conchiglia e di un volto angelico.
La porzione superiore della facciata, inquadrata da due lesene collocate agli estremi, è caratterizzata al centro da un oculo con una vetrata policroma.
Fatta eccezione per la zoccolatura dell’area porticata in pietra la chiesa presenta superfici intonacate con finitura bianca e rosa negli sfondati.
1571 – La chiesa fu consacrata nel 1571.
1620 – Tra il 1620 e il 1621 si edificarono le cappelle dedicate a S. Tommaso e alla Madonna della Cintura.
1704 – Nel 1704 il coro e il presbiterio sono stati affrescati da Giacomo Pallavicino.
1790 – Nel 1790 venne sopraelevato il campanile.
1820 – Nel 1820 la chiesa venne ampliata con l’aggiunta di un nuovo coro dietro l’altare maggiore.
2003 – Tra il 2003 e il 2004 la chiesa ha subito un restauro generale degli interni e degli affreschi.
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