collocata nella piazza principale del paese, la chiesa presenta l’abside orientata secondo il criterio liturgico tradizionale. Salendo cinque gradini in pietra, si giunge ad un ripiano pavimentato anch’esso in pietra che precede l’ingresso principale. Il sagrato vero e proprio è invece pavimentato in porfido. La facciata è suddivisa da due coppie di lesene scanalate in marmo di Zandobbio, in cinque settori. I due settori laterali sono di completamento della facciata, il centrale più importante, ospita il portale in marmo di Zandobbio, completo di coronamento con gocciolatoio sorretto da mensole. Le lesene complete di capitelli con volute ioniche reggono il primo cornicione. Sopra continua il secondo ordine con, in corrispondenza delle lesene, uno sfondato ad arco, con al centro una finestra semicircolare. Il secondo ordine continua sino a concludersi con un timpano triangolare completo di modanature e cornici. Alle estremità del timpano sono collocate due statue dei Santi Pietro e Paolo. Al centro una croce in ferro battuto. L’interno presenta pianta ad una sola navata suddivisa da lesene in quattro campate. Le lesene sono complete di capitelli in stile corinzio che sorreggono la trabeazione e il cornicione che corre lungo tutto il perimetro della navata. Nella prima campata a sinistra è posto il Fonte Battesimale. Nella seconda campata a sinistra è posto l’altare di S. Mauro, a destra quello dell’Addolorata. La terza campata ospita due altari dedicati a sinistra alla Madonna con Bambino e a destra all’Adorazione dei Magi. La quarta campata ospita a sinistra e a destra gli ingressi laterali. Il presbiterio sopraelevato di tre gradini è coperto da volta a botte. Il coro è absidato e coperto da catino. Due ingressi posti a sinistra e a destra sul presbiterio conducono rispettivamente alla sagrestia e al campanile
1742 – costruzione della torre campanaria su precedente disegno del can. Marco Alessandri
1746 – costruzione della nuovo edificio sacro
1754 – consacrazione della chiesa per mano dall’arcivescovo di Milano Giuseppe Pozzobonelli il 2 aprile, sotto l’invocazione dei Santi Pietro e Paolo
1786 – l’autorità pontificia, con atto del 13 novembre, autorizzava la procedura di passaggio della parrocchia dei Santi Pietro e Paolo di Levate dalla diocesi di Milano alla diocesi di Bergamo
1842 – completamente della facciata in stile neoclassico
1858 – ll’epoca della visita pastorale del vescovo Pier Luigi Speranza, la parrocchia risultava avere 1223 anime, di cui 864 comunicate. Il clero era composto dal parroco, dal coadiutore e da altri due sacerdoti confessori. L’unica confraternita esistente era quella del Santissimo Sacramento
1909 – la chiesa viene ampliata su progetto dell’architetto Elia Fornoni
1933 – la chiesa è sottoposta ad un generale intervento di restauro
1968 – nuovo tinteggiature interne
1978 – vengono rinnovati nelle tinte i prospetti esterni
1982 – interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria al campanile