Chiesa dei Santi Martiri Protaso e Gervaso (Gorgonzola)

Diocesi di Milano - chiesa parrocchiale - Lombardia

Gorgonzola - Piazza della Chiesa 1 - MI - 20064

02/9513273

https://www.chiesadigorgonzola.it/

Le informazioni riportate, in tutto o in parte, sono riprese da BeWeb, la banca dati dell’Ufficio Nazionale per i beni culturali ecclesiastici e l’edilizia di culto della CEI , implementata dalle diocesi e dagli istituti culturali che hanno concluso il rilevamento e la descrizione del patrimonio sul proprio territorio. Quanto pubblicato è da intendersi work in progress e pertanto non esente da eventuali suggerimenti per essere migliorato e reso più efficace.

1806 – L’edificio fu costruito in forme neoclassiche tra il 1806 e il 1820 in sostituzione dell’antica chiesa, di origini medievali e più volte rimaneggiata, che occupava l’area dell’attuale sagrato. La demolizione e l’edificazione del nuovo edificio sacro dipesero dal lascito testamentario del duca Gian Galeazzo Serbelloni (1744-1802), signore di Gorgonzola. Il duca vincolò infatti la sua unica erede, Luigia Busca (1772-1849), affinchè destinasse una rendita annua alla realizzazione e mantenimento della nuova chiesa e dell’ospedale. Nel lascito è citato anche l’architetto scelto dal duca per compiere le sue volontà: il ticinese Simone Cantoni, responsabile anche del progetto del Mausoleo Serbelloni a sinistra della chiesa e dei disegni di alcuni arredi interni quali l’altare maggiore e i confessionali. L’edificio fu consacrato nel 1820 dall’arcivescovo di Milano, cardinale Gaisruck.
1818 – L’edificio fu dotato progressivamente di nuovi arredi e decorazioni tra i quali si ricordano: i due pulpiti in legno di noce in stile Impero (1832), disegnati – assieme ai fregi dorati dell’altare maggiore – da un maestro dell’Accademia di Brera, Domenico Moglia (1782-1867); i dipinti di Filippo Bellati (notizie 1800-1844) raffiguranti i Santi Gervaso e Protaso dietro l’altare, realizzato nel 1820 e il Crocifisso sulla volta della cupola del 1818; i quattordici quadri della Via Crucis donati nel 1920; le quattro vetrate dell’abside, disegnate dal pittore Leonardo Spreafico (1907-1974) e realizzate dalla Vetreria Grassi di Milano nel 1962.
1819 – Tra il 1819 e il 1849 lo scultore Benedetto Cacciatori realizzò per la prepositurale di Gorgonzola, circa trenta opere: le dodici sculture di pietra poste nelle nicchie delle pareti (dottori della Chiesa, evangelisti, profeti), i due angeli in marmo di Carrara dell’altare maggiore, i bassorilievi con gli episodi del Vangelo e altro ancora.
1820 – I lavori di completamento e decorazione dell’edificio proseguirono nei decenni successivi alla consacrazione. La facciata (da ricondurre al progetto di Cantoni solo per la parte superiore), fu portata a compimento solo nel 1881, quando fu costruito il pronao centrale.
1851 – Tra il 1851 e il 1854, fu edificato il campanile, dietro la chiesa, in corrispondenza dell’abside. Il progetto è dell’architetto Giacomo Moraglia, chiamato a dirgere i lavori del complesso dopo la morte di Cantoni (1818).

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