La chiesa, disposta su asse Nord-Ovest/Sud-Est, presenta impianto basilicale culminante con l’abside e struttura portante in cemento armato.
L’aula si caratterizza per la presenza predominante della navata centrale a cui si affiancano le due più piccole laterali segnate da due file di pilastri connessi alle pareti mediante archetti a sesto acuto.
L’interno dell’edificio possiede finiture in cemento a vista.
Sulle volte sono presenti attualmente delle reti di protezione per problemi di lesioni (in attesa di intervento).
All’aula si accede mediante un ampio ingresso caratterizzato da pilastri e copertura bassa.
Le navate si sviluppano su cinque campate. Il presbiterio si articola su più livelli.
Dopo un primo gradino si accede all’area su cui sono collocati gli amboni.
L’altare, all’interno del catino absidale, è ulteriormente sopraelevato di tre gradini ed è illuminato sullo sfondo da tre vetrate artistiche.
All’esterno l’edificio è rifinito a intonaco.
La facciata si sviluppa su tre ordini ed è fortemente movimentata da pilastri ed archi. Sull’ordine inferiore è presente un pronao dietro cui si affacciano le tre porte d’ingresso.
A livello intermedio la facciata si caratterizza per la presenza di tre ampie arcate cui fanno eco le vetrate della controfacciata.
L’ordine superiore è coperto da timpano triangolare e si caratterizza per la presenza di sette aperture ad arco.
1951 – La storia della chiesa parrocchiale di Beverate ha inizio nell’immediato secondo dopoguerra quando il cardinale Idelfondo Schuster decide di ascoltare le richieste della popolazione di Beverate e far erigere una parrocchia autonoma da Brivio. I lavori iniziano nel 1951 su progetto dell’ingegnere comasco Giuseppe Bianchi e hanno termine nel 1954.
2000 – Nel 2000 tutte le facciate della chiesa sono state oggetto di un intervento di ristrutturazione.
XXI – A causa delle precarie condizioni in cui versa il soffitto della chiesa sono state aggiunte reti di protezione