La chiesa, con orientamento est-ovest, è situata nel centro dell’abitato di Rogeno ed è raggiungibile dalla via che attraversa il paese.
La facciata è scandita da quattro paraste in pietra ed è suddivisa in due ordini da un cornicione in pietra.
In corrispondenza dell’ordine inferiore è il portale d’ingresso con cornice in pietra, cartiglio con la dedicazione sopra l’architrave coronato da un frontone ad arco sempre in pietra.
Superiormente vi è l’apertura centrale con vetrata artistica coronata da un frontone ad arco in pietra con capitelli, cornicione superiore e timpano in corrispondenza della porzione centrale, oltre a pinnacoli e vasi in pietra posti in corrispondenza di ogni parasta.
Il campanile è posizionato in corrispondenza del prospetto nord.
L’interno è ad aula unica con transetto e con quattro cappelle laterali con a sinistra il Fonte Battesimale e la cappella della Madonna del Rosario, mentre a destra, dalla seconda campata è collocato l’organo e la cappella del Sacro Cuore.
In corrispondenza del transetto, con cupola ottagonale centrale con lanterna, a sinistra è presente la cappella di San Carlo mentre a destra è la cappella di Sant’Ippolito, il cui corpo è conservato in un’urna di vetro all’interno della cappella stessa.
A sinistra dell’arco trionfale è collocato il pulpito ligneo decorato e dorato.
Antistante alle balaustre è la zona del presbiterio con la mensa in marmo e la sede, oltre all’altare maggiore in marmi policromi ed il coro in corrispondenza dell’abside semicircolare.
1182 – La chiesa è presente nei documenti dal 1182 con il titolo di San Cassiano.
1398 – Ebbe una sua autonomia dalla plebana di Incino dopo il 1398. La chiesa è citata negli atti della visita dell’Arcivescovo Gabriele Sforza del 1455 e nel 1461 risulta la doppia intitolazione dei Santi Ippolito e Cassiano.
1536 – Venne ricostruita nel 1536 e nel 1574, nel corso della visita dell’Arcivescovo Carlo Borromeo venne giudicata non idonea, come descritto in un documento del 1583 con lo schema in pianta dello sviluppo della chiesa. Vengono successivamente eseguiti lavori di ampliamento e modifica con anche l’innalzamento della torre campanaria, concluso nel 1596.
1644 – Nel 1644, in occasione della visita pastorale, la chiesa risulta oggetto di lavori di ampliamento e nel 1686, con la visita dell’Arcivescovo Federico Visconti, viene descritta a lavori ultimati con quattro cappelle in corrispondenza dell’unica aula, oltre all’altare maggiore.
1800 – A partire dai primi anni del 1800 vennero eseguiti i lavori di ampliamento della chiesa, che si protrassero fino ai primi del 1900. Nel marzo del 1905 risulta demolita l’antica casa parrocchiale sulla cui area venne innalzato il presbiterio ed il transetto sormontato dalla cupola ottagonale con lucernario, su progetto dell’Arch. Zanoni di Milano. Nel 1925 venne eseguita la campagna decorativa degli interni ad opera del pittore Luigi Morgari, ultimata e benedetta nel 1927.
1987 – Nel 1987 vennero eseguiti interventi di risanamento e ristrutturazione della chiesa con la formazione dell’impianto di riscaldamento a pavimento, la formazione della nuova pavimentazione e l’adeguamento liturgico del presbiterio con la formazione della nuova mensa in marmo, su progetto di P. Ercole Ceriani.
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