L’edificio situato in località Verdegò, con orientamento est-ovest, sorge su un terrapieno delimitato da muratura che definisce lo spazio del sagrato antistate la chiesa, con accesso tramite alcuni gradini posto a nord. La facciata si presenta delimitata da due lesene angolari in pietra con al centro il portale rettangolare con cornice in pietra. A lato del portale, verso nord, è collocata una nicchia con grata esterna decorata in ferro battuto che conserva alcune ossa. Nella parte superiore della facciata è presente una finestra rettangolare con cornice in pietra mentre la sommità è conclusa con timpano, delimitato da una cornice orizzontale, con oculo. Sul fianco settentrionale dell’edificio è presente un campaniletto mentre sul fianco meridionale è addossato il corpo destinato a sacrestia. L’interno della chiesa si presenta con navata distinta in tre campate da lesene e presbiterio delimitato dall’arco trionfale, con volta a botte decorata. E’ presente sulla parete nord una nicchia con statua, mentre la parete sud è scandita da due finestre, una in corrispondenza della navata e una nel presbiterio. Il presbiterio è delimitato da due gradini e dalla balaustra in pietra. L’altare ligneo conserva superiormente la pala con la raffigurazione dei Santi Giovani e Paolo, mentre nella parte centrale è presente un’apertura con grata in ferro decorata che comunica con il locale retrostante, destinato anticamente alla confraternita, a cui si accede tramite le due porte poste a lato dell’altare stesso.
XIII – L’oratorio dei Santi Giovanni e Paolo è presente nell’elenco delle chiese della Diocesi redatto alla fine del XIII secolo
1718 – Fra il 1718 e il 1721 l’edificio venne ricostruito per volontà di Giovan Antonio Viganò, sul sito del preesistente oratorio del quale orami restavano solo i ruderi. Il nuovo edificio fu consacrato nel 1730.
1997 – Nel 1997, in occasione di alcuni lavori edilizi che hanno interessato edifici adiacenti alla chiesa, sono stati eseguiti lavori di rifacimento del sagrato con il ritrovamento di un masso avello, ora posizionato sul sagrato della chiesa stessa. Sono inoltre stati eseguiti interventi di rifacimento e ritinteggiatura degli interni.