Edificio a pianta rettangolare ed aula unica. La facciata è a capanna, con il corpo centrale affiancato da due ali poco pronunciate che ospitano le cappelle laterali interne.
Un pronao su colonne doriche, sulla cui trabeazione corre la scritta “TEMPLVM SANCTIS JACOBO ET PHILIPPO DICATVM”, protegge i tre ingressi in facciata.
Nella parte superiore si aprono alla stessa quota tre finestroni archivoltati.
Più in alto conclude la facciata un timpano vuoto sulla cui trabeazione si trova la scritta “CHRISTVS VINCIT + CHRISTVS REGNAT + CHRISTVS IMPERAT”.
Il culmine del timpano è sottolineato da una croce mentre alle due altre estremità si trovano statue di angeli.
Le ali laterali presentano paraste doriche angolari e una sorta di finitura bugnata della pate inferiore.
Sul retro a sinistra sorge la torre campanaria.
L’interno non presenta suddivisioni spaziali ad eccezione di tre cappelle laterali aperte per lato.
L’aula è coperta da volte a crociera ovunque decorate con pitture murali.
Il presbiterio è concluso da un’abside semicircolare: quest’ultimo, come il catino absidale, è decorato da pitture figurative.
Oltre alle aperture in facciata altre se ne trovano lungo i fianchi e nell’abside.
In controfacciata è presente una tribuna lignea con organo.
sec. XIII – La chiesa è citata nel Liber Notitiae Sanctorum Mediolani di Goffredo da Bussero.
1859 – La chiesa parrocchiale, usata come rifugio da truppe austriache in fuga, viene gravemente danneggiata durante la battaglia di Magenta. In seguito ai danni subiti si deciderà l’abbattimento e l’edificazione di una nuova chiesa.
1862 – L’edificio viene costruito.
1999 – Vengono restaurati gli affreschi di S. Apollinare.