La chiesa sorge nella frazione di Oldaniga, ed è posizionata sulla sommità di un’altura.
La chiesa presenta una navata unica ed in corrispondenza della mezzeria della navata è presente una grande cupola e due cappelle laterali voltate.
La navata centrale e le due cappelle sono coperte da volte a botte affrescate.
La chiesa si conclude con un’abside semicircolare.
Il presbiterio è rialzato rispetto al pavimento della navata da gradini in marmo.
Sulla destra dell’altare è posto il fonte battesimale.
La facciata esterna è scandita da lesene, a doppio ordine.
Sono presenti due cornicioni, uno posizionato sopra il portone di ingresso, ed il secondo sopra la lunetta finestrate e la trifora cieca a sostegno del timpano.
Guardando la facciata, si scorgono due corpi più arretrati, uno a destra e uno a sinistra che coincidono con le due cappelle laterali.
I due volumi sono sormontati da balaustre marmoree.
Nella parte posteriore della chiesa a sinistra dell’altare è posizionato lo snello campanile a pianta quadrata.
L’ambiente interno della chiesa viene percepito come uno spazio unico, illuminato da finestre poste nella parte superiore delle pareti laterali, delle cappelle e nella lanterna posizionata sopra la cupola.
La copertura della chiesa è costituita da tetti a falde che seguono l’andamento in pianta dei vari volumi.
XV – Nel 1570 si hanno testimonianze della chiesetta primitiva, grazie alla visita pastorale fatta dal padre gesuita Leonetto Chiavone visitatore delegato da San Carlo Borromeo. Ai tempi si presentava più come una piccola cappella di dimensioni 8 x 5 mt, senza tetto, con un unico altare posto sotto una piccola nicchia dipinta, e disadorna. A fianco della chiesa era presente la piccola dimora del parroco. Il Cardinal Borromeo ordinò una serie di interventi tra cui l’ampliamento della chiesa e la realizzazione del Battistero, opere che però non vennero eseguite.
1691 – Don Gerolamo Appiani grazie all’aiuto della popolazione, aveva finalmente affrontato e risolto l’annoso problema riguardante le opere da compiere per la chiesa. Durante la Visita pastorale di Cardinale Federico Visconti nel 1696 trovò infatti la Chiesa Parrocchiale ampliata e ristrutturata, con un nuovo soffitto a volta, due nuovi altari, di cui il maggiore con un nuovo tabernacolo in legno, e l’altro dedicato a Santa Teresa Vergine.
1745 – Il merito della realizzazione del campanile con tre campane va al parroco Giacomo Bonsaglio.
1845 – La chiesa subì ulteriori modifiche con opere di ampliamento nel 1845. Ai tempi risultava avere un impianto a tre navate.
1897 – Vennero realizzate opere per la sistemazione del campanile della chiesa parrocchiale ad opera dello stuccatore di Merate Mandelli Luigi che oltre alle riparazioni propose di dare più slancio al campanile. Lo stesso venne quindi alzato rispetto al campanile originario.
1899 – Vennero realizzati lavori per il rifacimento completo della pavimentazione della chiesa, in piastrelle di cemento.
1909 – Il Cardinal Andrea Carlo Ferrari nel 1900 prescrisse la costruzione di una nuova chiesa, in quanto quella esistente ormai non risultava più funzionale per contenere tutta la popolazione di Oldaniga. La costruzione iniziò nell’agosto del 1909 su un’altura dove risultava più visibile e comoda per la popolazione. La chiesa venne eretta sotto la direzione del parroco don Vincenzo Tentori e venne terminata con la realizzazione del tetto nel 1913. Durante la prima guerra mondiale i lavori si fermarono, e venne benedetta nel 1921 da Monsignor Filippo de Giorgi.
1925 – Venne realizzato il campanile alto 50 metri, e vennero posizionate le campane nel 1939.
1938 – Nei tredici anni in cui vi fu Monsignor Carlo Calchi Novati ad Oldaniga, la chiesa venne completata con varie opere, tra cui la decorazione e il posizionamento delle campane.
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