Chiesa dei Santi Gervasio e Protasio Martiri (Giovenzano, Vellezzo Bellini)

Diocesi di Pavia - chiesa parrocchiale - Lombardia

Vellezzo Bellini - Via Pavia - PV - 27010

Le informazioni riportate, in tutto o in parte, sono riprese da BeWeb, la banca dati dell’Ufficio Nazionale per i beni culturali ecclesiastici e l’edilizia di culto della CEI , implementata dalle diocesi e dagli istituti culturali che hanno concluso il rilevamento e la descrizione del patrimonio sul proprio territorio. Quanto pubblicato è da intendersi work in progress e pertanto non esente da eventuali suggerimenti per essere migliorato e reso più efficace.

1609 – Della chiesa più antica, che venne poi rifatta quasi completamente nel 1666 non sappiamo molto.
Negli inventari in archivio vescovile custoditi in Curia di Pavia nel 1609 possiamo ricavare che l’altare maggiore possedeva un’ancona della Madonna con il Bambino, c’erano il battistero, il pulpito ed un confessionale. L’accenno più interessante è il riferimento al coro che era stato costruito di nuovo. Nell’inventario del 1652 viene indicata l’esistenza di due altari, si accenna alla sacrestia e al campanile.
1666 – Nel 1666 o più probabilmente l’anno prima si diede avvio alla ricostruzione della chiesa. Nel 1676 si dice che la chiesa è “di fabbrica nuova in volta ben agiustata”. Dai documenti si può dedurre che il presbiterio e il coro restano in piedi, viene demolito il corpo della chiesa della facciata al presbiterio.
1676 – Dall’inventario del 1676 e dai successivi deduciamo come la chiesa si presenta. La chiesa ha la porta rivolta a levante, prima di accedervi occorre attraversare il cimitero. Accanto alla chiesa, sul lato settentrionale, sorge il campanile, sul lato opposto, di mezzogiorno, sorge la sacrestia.
Entrando in chiesa a sinistra si trova il battistero. A fianco dell’altare maggiore, sempre alla sinistra di chi è entrato in chiesa troviamo la cappella dedicata alla Beata Vergine del Rosario. Il coro è di ridotte dimensioni. Lungo la parete di destra, la prima cappella è quella dedicata ai Santi Gervasio e Protasio. Infine abbiamo la cappella di Santa Maria delle Grazie.
1745 – L’altare dei santi Gervasio e Protasio sarà demolito nel 1745, soprattutto perchè nuoceva alla capienza della chiesa. Dal momento che in chiesa vi erano altri tre altari, questo non serviva alle funzioni e riusciva soltanto di ingombro alla navata.
1764 – Da un inventario del 1764 la chiesa si presenta molto più ricca, gli altari si impreziosiscono di marmi ed anche al campanile viene aggiunta una campana, per un totale di tre campane.
1854 – Nella visita pastorale del 1854 l’altare viene descritto elegante di forma antica, il coro angusto, la cappella della Beata Vergine del Rosario non è più presente. L’altare dei SS. Gervasio e Protasio è in pessimo stato, non esiste più, è divenuto un ripostiglio. Ora guardando l’altare maggiore, sulla destra, dov’era la cappella delle Grazie, ora è presente l’altare dei Santi Gervasio e Protasio. La chiesa è discretamente elegante anche se soffre di umidità in molte sue parti.
1886 – Nel marzo 1886 venne stipulato un contratto tra il capomastro Giuseppe Bargigia e il Parroco per l’ampliamento del coro, al prezzo di 1000 lire. Il progetto, purtroppo manca copia del disegno, prevedeva il suo prolungamento sull’area del giardino parrocchiale, con la demolizione del vecchio muro perimetrale circolare, della volta di copertura e del tetto.