la chiesa, di origine molto antiche, presenta una facciata delimitata da due lesene in muratura che si ergono fino a sostenere il tetto a due spioventi. Centralmente ed entro sfondato ad arco, è collocato l’ingresso alla chiesa, affiancato da due piccole finestre complete di inferriate e sormontato da rosone. Internamente presenta una pianta a croce greca con al centro,sorretta da quattro arcate, una cupola semisferica impostata sopra il tamburo ottagonale. Al centro della cupola c’è un piccolo lucernario con quattro piccole finestre . I quattro braccii della croce sono coperti da volta a botte e presentano nel transetto, due cappelle dedicate ai Santi Antonio, Mauro e Scolastica a sinistra , mentre quella di destra è dedicata ai Santi Fermo e Rustico. Il presbiterio è a pianta quadrata ed è coperto da volta a botte
1282 – in una pergamena conservata presso l’archivio Capitolare è menzionata la chiesa di S. Salvatore, posta nelle vicinanze di un gruppo di case senza recinto di mura. Quando vennero costruite le mura medievali, la chiesa rimase emarginata, infatti nelle visite pastorali è venne classificata tra le chiese campestri Un’antica tradizione vuole che la prima parrocchiale di Martinengo fosse la chiesa del SS. Salvatore, oggi detta di S. Fermo e Rustico
1575 – dagli atti della visita di S. Carlo si deduce che la chiesa era “assai onorevole e oggetto di grande devozione”. Era a forma di croce e aveva quattro altari: S. Carlo ordinò di curare meglio il maggiore e di rimuovere gli altri tre, uno dei quali dedicato alla Madonna e chiuso da cancellata
1667 – entro i confini della parrocchia erano annotato anche l’oratorio di San Fermo e Rustico, all’eopca chiamato San Salvatore
1857 – gli atti della visita del vescovo Speranza, mettono in evidenza la grande devozione che la popolazione riservava a questa chiesa
1923 – durante i lavori di restauro vennero riportati in luce, da Battista Poloni una serie di affreschi sulle pareti
1972 – venne posato il nuovo altare comunitario
1973 – venne eseguita una nuova tinteggiatura interna