La chiesa è situata al centro dell’abitato di Darfo; anticipata da uno stretto sagrato, la chiesa presenta un impianto a capanna, con la facciata ad unico ordine dotata di aperture centrali, di cui un grande portale marmoreo sormontato da sculture ed una finestra rettangolare superiore, le quali sono affiancate da coppie di lesene che soreggono una trabeazione con timpano aggettante in sommità, dotato di pennacchi. L’interno è a tre navate, di cui quella centrale maggiore, separate da colonne tozze; presenta copertura voltata a vela, è dotata di altari laterali e nell’insieme è caratterizzata da un apparato decorativo uniforme, con affreschi e stucchi realizzato tra il XVIII ed il XIX secolo. Il presbiterio, rialzato e quadrangolare, è dotato di cantorie laterali, e copertura voltata con lanterna centrale, mentre è termina in un fondale absidale semicircolare, con al centro la grande soasa dell’altare maggiore. A fianco dela chiesa vi è la sacrestia, alcuni locali di servizio ed il campanile.
1200 – Vi era anticamente una cappella dedicata ai Santi Faustino e Giovita, attestata in alcuni documenti del 1200.
XV – Vi era una chiesa precedente all’attuale, probabilmente edificata nel XV secolo, nel luogo in cui vi era l’antica cappella originaria; ve ne rimane traccia nell’architrave del portone in cui è incisa la data 1433.
XVI – La chiesa viene eretta a parrocchiale nel XVI secolo.
XVI – La chiesa viene ampliata sul finire del XVI secolo.
XVI – Vi era anticamente un organo, e posto nell’absde del XVI secolo.
1572 – La chiesa viene restaurata.
1620 – Inizia la costruzione del campanile.
1652 – Viene completato il campanile.
1668 – Viene realizzato il nuovo presbiterio.
1669 – Sono terminati i lavori di ampliamento della chiesa.
1683 – La chiesa viene definitivamente completata nel 1683.
1767 – Viene realizzato l’altare maggiore opera del Massari nel 1767.
1771 – Viene realizzata la facciata.
1789 – Viene realizzatol’organo ad opera del Serassi.
1790 – Viene realizzato l’apparato decorativo dal pittore Giuseppe Teosa di Chiari.
XIX – Viene realizzato l’organo ad opera del Serassi.
1840 – La chiesa vene restaurata internamente.
1879 – Per questioni liturgiche fu privato della cassa, e restaurato dai sognori Grimaldi e Mattironi.
1958 – L’organo viene restaurato dalla ditta Pedrini di Cremona.
1970 – Viene realizzato parte dell’apparato decorativo nelle navate laterali ad opera di Tarcisio Baggi di Bergamo.
1972 – Con la costruzione della nuova parrocchiale, la chiesa di S. Faustino e Giovita perde il titolo di parrocchiale e diviene sussidiaria.