La chiesa, con orientamento est-ovest, è situata in località Corogna di Carcano ed è raggiungibile dalla via principale che attraversa l’abitato. La facciata, con finitura a raso pietra, presenta una finestra circolare posta al di sopra del portale di ingresso ed il campanile posizionato sul lato nord della facciata stessa, con aperture a feritoia su ciascun piano caratteristiche dello stile romanico della chiesa. In corrispondenza del prospetto sud è presente una monofora ed una finestra rettangolare mentre lungo il prospetto nord si può distinguere un antico ingresso tamponato ed il corpo della sacrestia, addossato all’abside semicircolare.
L’interno si sviluppa ad unica navata con pareti con finitura a raso pietra e decorazioni ad affresco, pavimento in cotto e intradosso della copertura, con struttura lignea, costituito da pianelle in cotto decorate. In corrispondenza della parete destra sono rappresentati un Santo Vescovo con una figura inginocchiata e i Santi Cosma e Damiano con la data del 1483 riportata sul cartiglio. Due affreschi con la raffigurazione della Madonna in Trono con Bambino e Santi sono posizionati sulla parete sinistra mentre in corrispondenza dell’arco trionfale sono presenti due riquadri, rispettivamente a destra ed a sinistra, con la raffigurazione della Madonna in Trono con Bambino benedicente e San Rocco.
Il presbiterio, delimitato da un gradino, presenta la mensa in pietra collocata centralmente allo spazio, con abside semicircolare con due affreschi raffiguranti la Madonna di Loreto e la Crocifissione con ai lati la raffigurazione di un Santo Martire e San Rocco.
1455 – La chiesa è descritta nella relazione della visita pastorale dell’Arcivescovo Gabriele Sforza del 18 giugno 1455.
1569 – Nel 1569 la chiesa viene descritta in una relazione dei sacerdoti Cermenati e Pessina, delegati dal Card. Carlo Borromeo, con tetto in tegole in cattivo stato di conservazione e senza pavimentazione e con il cimitero tutt’intorno all’edificio.
Successivamente avvenne al visita pastorale di San Carlo il 27 aprile 1574. Nel verbale della visita viene descritta la chiesa con un unico altare posto sotto la volta dipinta con l’effige della Vergine, oltre a due finestre, senza soffitto, con tetto fatiscente e pavimento in cattivo stato di conservazione.
1686 – In occasione della visita pastorale del Cardinale Federico Borromeo del 1686 vengono impartite alcune disposizioni riguardanti l’aumento delle suppellettili, ritenute scarse, oltre all’inserimento di un cancello in corrispondenza del coro.
1752 – Nella visita pastorale del Cardinale Giuseppe Pozzobonelli del 1752 viene descritto l’edificio e vengono elencate alcune disposizioni come il posizionamento di una nuova mensa in corrispondenza dell’altare.
1977 – A partire dal 1977 sono stati eseguiti interventi alla chiesa con lo scrostamento della facciata e l’apertura delle finestrelle absidali. Nel 1983 sono stati eseguiti i restauri degli interni su progetto dell’arch. Gaetano Banfi della Scuola Beato Angelico di Milano, oltre al consolidamento del campanile. Contestualmente è stato eseguito l’adeguamento liturgico con il riposizionamento della mensa prima collocata in corrispondenza della parete absidale, oltre alla rimozione dei cancelletti e delle balaustre.