La Chiesa dei Santi Cosma e Damiano è un monumento di interesse religioso ed artistico di Concorezzo.
Fu edificata nel XVIII secolo su disegno di Luigi Cagnola, architetto milanese, in posizione rialzata rispetto il sagrato antistante.
L’odierno tempio è in palese stile neoclassico, il pronao è caratterizzato da sei colonne di ordine ionico che reggono un timpano triangolare.
L’interno è a navata unica, coperta, al di sopra dell’ampio cornicione, da una volta a botte, che termina con un ampio coro absidato.
All’ingresso sono presenti due ampi mosaici commissionati allo sloveno Marko Ivan Rupnik, artista, oltre che teologo e presbitero, membro dell’ordine dei Gesuiti; l’opera completa rappresenta il Battesimo di Cristo, e decora il lato del fonte battesimale.
I lati della chiesa sono scanditi da una successione colonne ioniche sporgenti a metà dal muro con capitello e che scandiscono la suddivisione delle tre cappelle laterali per parte. Il presbiterio è rialzato rispetto al piano della chiesa, e vi si accede da una scala frontale.
L’altare in marmo è circondato da otto colonne giganti in stile ionico.
Dal retro del coro si accede al campanile che fu realizzato nel XIX secolo su progetto di Andrea Pizzala. Il campanile è a pianta quadrata e nella parte sommitale termina con una cupola in rame.
La copertura della chiesa è a capanna con manto in coppi, le cappelle laterali invece presentano un tetto monofalda.
1565 – La prima testimonianza che attesta l’esistenza della chiesa si ritrova in un atto, del 1098, di donazione di aristocratici longobardi alla chiesa di San Damiano. Per i cinque secoli successivi non si ebbero più notizie. Nel 1565, all’epoca del cardinale Carlo Borromeo, la chiesa divenne parrocchiale. Non era presente un battistero ma aveva quattro altari, un piccolo campanile con due campane. L’edificio aveva tre navate con soffitto fatto in tavole di legno e pavimenti in pietra e sorgeva su un terreno rialzato. A seguito della visita vennero date disposizioni per modifiche all’accesso al pulpito e di disposizione interna delle panche e per ripristinare parti esterne degradate dall’incuria, ma dai documenti della curia, si apprende che tali disposizioni arcivescovili non ebbero seguito.
XVIII sec. – Verso la fine del 1700 la chiesa venne demolita.
1810 – Nel 1810 venne posata la prima pietra. Il progetto della nuova chiesa parrocchiale fu commissionato all’architetto Cagnola. I lavori procedettero per tre anni, in cui vennero costruite le fondazioni e l’ossatura strutturale, e vennero sospesi per i sei anni successivi. Nel 1819 i lavori vennero ripresi, e nel 1821, anche se non conclusa, la chiesa venne benedetta. Nel 1834 vennero completati il tetto e l’imbiancatura. Nel 1842 venne iniziata la costruzione del campanile conclusasi a fine 1843. Il progetto venne redatto dall’architetto Pizzala Andrea. Nel 1850 venne costruito il coro in noce.
1894 – Nel 1894 vennero date inizio alle opere di ampliamento della chiesa, diventata per capienza insufficiente, che si conclusero dopo due anni. Il progetto venne commissionato all’architetto Virginio Muzio.
1899 – Nel 1899 la chiesa venne consacrata da parte del cardinal Ferrari.
1940 – Tra il 1940 e il 1947 la chiesa venne imbiancata, sia in interno che in esterno e venne contemporaneamente dipinta la Via Crucis, venne inaugurato il nuovo tempietto in marmo dell’altare maggiore richiesto dal cardinale Alfredo Idelfonso Schuster. Tra il 1946 e 1947 vennero installate quattro vetrate a colori dietro il coro rappresentanti gli evangelisti, di una vetrata nella sagrestia e di sei vetrate sopra la trabeazione.
1963 – Venne restaurato il campanile e temporaneamente rimosse le campane.
1977 – Tra il 1977 e il 1982 la copertura della chiesa venne restaurata, venne sostituita la vecchia lattoneria con nuovi pluviali e canali in rame e fu tinteggiata tutta la facciata principale.
1988 – Nel 1988 venne dato inizio ai lavori di restauro e ristrutturazione interna ed esterna della chiesa per riportarla agli antichi splendori in vista del centenario della sua consacrazione, e venne restaurato anche il campanile. I lavori terminarono nel 1992.