L’edificio, di gusto neo-romanico, ha impianto a croce latina, con abside semicircolare estradossata e bracci del transetto estremamente raccorciati.
Le murature sono in laterizio a vista, con finiture ad intonaco e inserti in pietra calcarea di colore biancastro.
Lo spazio interno, ad aula unica, è scandito da un sistema di semi-pilastri addossati alla parete, collegati fra loro da arcatelle a tutto sesto.
L’aula presenta una copertura con capriate lignee a vista e riceve luce dalle grandi monofore con vetrate istoriate.
I bracci del transetto ospitano due cappelle voltate a botte, con decorazione ad affresco, all’interno delle quali si trovano due altari, dedicati rispettivamente alla Madonna e a San Giuseppe.
Il presbiterio, leggermente rialzato, ha impianto quadrangolare e si conclude nel vano absidale, più basso e coperto da una calotta emisferica, anch’essa decorata ad affresco (in questo caso, con pitture di gusto neo-medievale su fondo oro).
L’ingresso al presbiterio è segnato da un grande arco su pilastri, alle cui estremità sono posti due eleganti pulpiti in pietra.
All’interno del vano presbiterale trovano posto inoltre l’altare monumentale (antico) con custodia eucaristica, un altare in materiale lapideo più recente (pertinente all’adeguamento liturgico degli anni Ottanta) e una grande cattedra in pietra (posta dietro la mensa moderna).
Il fonte battesimale si trova invece sul lato destro dell’aula, in prossimità dell’ingresso della chiesa, accolto entro una cappella semicircolare estradossata, coperta da una calotta emisferica decorata a mosaico.
A tale cappella corrisponde, sul lato sinistro dell’aula, un’analogo spazio voltato, entro il quale si conserva un simulacro di “Maria Bambina”.
Due ulteriori piccole edicole votive con statue sono addossate ai muri perimetrali dell’aula.
All’esterno, la facciata presenta un profilo capanna, con grande rosone centrale.
Il fronte è scandito da tre arcate in laterizio, che si ripetono in sequenza anche lungo i fianchi dell’edificio, mentre una struttura in pietra, con quattro colonnette corinzie e strombature incornicia il portale d’ingresso.
Alle spalle della chiesa si trova infine l’alta torre campanaria.
1903 – Lo stimolo per la costruzione di una nuova chiesa per la comunità di Ponte Vecchio di Magenta venne fornito dal Cardinal Ferrari nel 1903.
Il cantiere prese avvio ufficialmente nel 1908, in base ad un progetto fornito dell’ingegnere Carlo Castiglioni, ma nel 1913 a causa della I Guerra Mondiale e delle ristrettezze economiche in cui versava la piccola comunità, la costruzione venne sospesa sino al 1923, quando i lavori ripreso ufficilamente.
La chiesa venne aperta ai fedeli il giorno di Natale del 1928.
1936 – La chiesa, divenuta fulcro della vita spirituale della comunità, venne elevata al titolo di parrocchiale nel 1936.
1937 – Nel 1937 si diede avvio alla costruzione della torre campanaria, posta nel giardino alle spalle della chiesa.