Chiesa dei Santi Apostoli Pietro e Paolo (San Pietro, Castelveccana)

Diocesi di Milano - chiesa parrocchiale - Lombardia

Castelveccana - Piazza S.Pietro - VA - 21010

0332/521098

Le informazioni riportate, in tutto o in parte, sono riprese da BeWeb, la banca dati dell’Ufficio Nazionale per i beni culturali ecclesiastici e l’edilizia di culto della CEI , implementata dalle diocesi e dagli istituti culturali che hanno concluso il rilevamento e la descrizione del patrimonio sul proprio territorio. Quanto pubblicato è da intendersi work in progress e pertanto non esente da eventuali suggerimenti per essere migliorato e reso più efficace.

XII – La prima menzione dell’edificio sacro risale al 1225, quando la chiesa era già intitolata a san Pietro. La costruzione (o ricostruzione sul luogo di preesistenze non documentate) sarebbe stata dunque avviata negli ultimi decenni del XII sec. Di questo primitivo impianto non rimane traccia, né sembra possibile associarlo alla chiesa, piuttosto ampia, che fu visitata e descritta nella seconda metà del XVI sec. dai delegati diocesani.
XIV – Le relazioni delle visite pastorali cinquecentesche consentono di ricostruire le dimensioni e le fattezze di una chiesa a navata unica, relativamente ampia, coperta con soffitto ligneo a vista retto da tre archi trasversi, l’ultimo dei quali costituiva l’arco trionfale del presbiterio. La tipologia era ricorrente, tra XIV e XV sec., nell’area tra l’alto lago Maggiore e il lago di Lugano. L’abside aveva terminazione circolare ed era correttamente orientata a est. In questa fase fu innalzato il campanile.
XVII – Nel corso del XVII sec. si pose mano ad una fase di radicale revisione dell’antico edificio, solo in parte mantenuto. La chiesa uscita da queste riforme è nota solo per via documentale e il suo assetto è ricostruibile tramite le descrizioni ricavabili dalle visite pastorali. Mancano, pertanto, estremi cronologici precisi; in ogni caso, i lavori erano conclusi nel 1683. La nuova chiesa mantenne, dell’antica, l’invaso, corrispondente alla larghezza dell’aula fedeli. Attorno a questa furono aperte due cappelle quadrangolari per lato. Fu ribaltato l’orientamento, portando l’ingresso verso est e creando un presbiterio, pure quadrangolare, verso occidente.
1760 – I lavori di ampliamento intrapresi dalla metà del XVIII sec. non sono documentati. Le opere sarebbero state avviate attorno al 1760 e si sarebbero concluse nel 1780 circa. In parte fu ripreso lo spirito di rinnovamento impresso alla fabbrica ecclesiastica nel corso del secolo precedente. Rispettato in tutto l’impianto della chiesa, così come ereditato, con due cappelle laterali per lato, si scelse di prolungare l’invaso di una campata, in modo da poter collocare, a sinistra dell’ingresso, la cappella del battistero e, a destra, un vano per l’accesso alla cantoria. La nuova facciata, scandita da lesene corinzie, riflette, semplificandoli, modelli neoclassici già allora ampiamente diffusi anche lontano dai centri principali.
1942 – La campagna di decorazione delle pareti interne, di navata e cappelle laterali, fu portata avanti per lungo tempo, tra il 1942 e il 1954. All’opera parteciparono diversi decoratori. La regia dell’impresa rimase saldamente nelle mani del prof. Paolo Rivetta e di Giovanni Battista Pedrocca.

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