Edificio ad aula unica con facciata a capanna sviluppata in altezza.
Costruita su di un rialzo rispetto al prospiciente sagrato, la facciata è rigidamente suddivisa da una cornice marcapiano in due porzioni.
In quella inferiore trovano posto oltre al portale centrale due lesene esterne e due coppie di lesene a fianco dell’ingresso, tutte con capitelli ionici, con due statue nelle rispettive nicchie; appena sopra queste, un riquadro sembra dipinto.
Medesima impostazione ha la parte superiore, ad eccezione per i riquadri dipinti, con un’apertura con cornice al posto del portale e capitelli corinzi per le lesene.
Un timpano vuoto completa la facciata. Inglobato in quest’ultima si trova anche la torre campanaria di origine medievale ma ampiamente rimaneggiata soprattutto per quanto riguarda la cella campanaria.
L’interno è ad aula unica coperta da volta a botte lunettata, nelle cui lunette trovano posto le aperture che illuminano l’interno.
L’intero perimetro è scandito da una finta trabeazione sostenuta da coppie di colonne con capitelli corinzi che delimitano e caratterizzano l’intera architettura, intervallati da archi a tutto sesto che, in due casi per lato, danno luogo a cappelle laterali.
Lo stesso modulo è mantenuto, con quote delle volte maggiori, nell’ingresso e nel presbiterio, chiuso da un’abside semicircolare.
Buona parte delle superfici murarie sono decorate da pitture a finti marmi o figurative.
XII? – La precedente chiesa che sorgeva sul luogo dell’attuale parrocchiale era dedicata a S. Ambrogio. Ne rimane la torre campanaria.
1767 – Viene rimossa la cuspide ed edificata una nuova cella campanaria.
1793 – Viene edificata un nuovo edificio, quello ancora in uso oggi.
1835 – Viene rifatta la copertura della chiesa che minacciava il crollo e aveva lesionato il presbiterio; viene anche riprogettata ala scalinata di accesso. Progetto affidato a Giacomo Moraglia.
1839 – Viene sostituito l’orologio.
1840 – Viene edificato per volere del conte Vitaliano Confalonieri un oratorio ottagonale a fianco dell’altare maggiore.
1880 – Viene completata la facciata grazie all’iniziativa di Isabella Buttafava Mangiagalli.
1938 – Vengono riaperte le bifore e trifore precedentemente tamponate.
1963 – Viene rifatto il Battistero.
2006 – Sistemazioene della facciata.
Nei dintorni
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