Immaginate di trovarvi al centro di una piazza silenziosa, circondati dal ritmo antico delle strade di Mantova. Lì, a dominare la scena, si erge il Duomo della città, anche conosciuto come la Chiesa di San Pietro. La sua facciata bianca, scintillante sotto il sole, è realizzata in marmo di Carrara ed è opera del geniale Nicolò Baschiera, ingegnere di origini romane, che nel Settecento tracciò il progetto che ancora oggi affascina i visitatori. Ogni angolo della facciata è un dettaglio che racconta storie: le paraste corinzie che abbracciano il muro, il timpano spezzato che cattura lo sguardo, le statue in cima a guardare silenziose la piazza sottostante. Ogni medaglione, balaustra e colonna si intreccia perfettamente, decorando con maestria l’intero prospetto e donando alla chiesa una magnificenza che è difficile non notare.
Ma è appena girato l’angolo che il tempo sembra fermarsi, come se il passato non avesse mai voluto arrendersi al progresso. Sul lato est, la struttura gotica si fa ancora sentire: le cuspidi e i pinnacoli in laterizio, resistenti e pieni di storia, si ergono verso il cielo come un’eco silenziosa di un’epoca passata. Accanto, la massiccia base della torre campanaria, un tempo isolata dal resto della chiesa, racconta le fasi tumultuose della sua costruzione. Ogni sua pietra sembra vibrante di storie che affondano nel medioevo, eppure la torre porta con sé il segno di molteplici trasformazioni. I dettagli, come le cornici e gli archetti pensili, raccontano un linguaggio tardo-gotico, ma la struttura stessa risale all’età romanica, una testimonianza che affonda le sue radici in un passato ancor più remoto, forse etrusca, grazie alle bianche pietre su cui si erge.
Entrando nell’interno del Duomo, l’effetto è quasi mozzafiato. L’architettura, frutto del progetto cinquecentesco di Giulio Romano, è maestosa e ricca di dettagli. La pianta a croce latina è una dichiarazione di grandezza, e la cupola che si innalza nell’intersezione dei due bracci dà un senso di ampiezza e di leggerezza. L’interno è suddiviso in cinque navate, ciascuna con una sua personalità, ma tutte unite dalla stessa solennità. La navata centrale, per esempio, è un capolavoro di proporzioni: un doppio ordine di colonne corinzie sostiene una trabeazione, mentre le lesene di ordine composito, che si susseguono, danno l’illusione di un percorso senza fine. I finestroni tra queste colonne lasciano entrare la luce che danza e si riflette sulle superfici, illuminando ogni angolo di questa meraviglia. Sopra, il soffitto piano a cassettoni, realizzato nel Settecento da Doricillo Moscatelli, aggiunge una dimensione di raffinata eleganza.
Le navate laterali si distinguono per la loro volta a botte, e procedono con una leggerezza che contrasta piacevolmente con la solidità delle navate centrali. Ancora, le navate più esterne, con copertura piana, sono divise da un altro colonnato corinzio che scandisce il ritmo dell’architettura con una regolarità che affascina.
A sinistra, un passaggio segreto sembra condurre al Santuario dell’Incoronata, che forse fu disegnato da Leon Battista Alberti o Luca Fancelli. Una porta nel tempo, che porta con sé il ricordo della demolita Chiesa di San Paolo. Ma non è finita qui: risalendo sulla navata sinistra, si giunge al transetto, che ci introduce nella Cappella del Santissimo Sacramento, un angolo di pace e raccoglimento.
Non possiamo fare a meno di notare, a destra del transetto, l’organo, che con la sua maestosità chiude quello che una volta potrebbe essere stato un passaggio sopraelevato che collegava la chiesa al vicino palazzo Ducale. Ma di questo passaggio, purtroppo, non rimangono tracce certe.
- III secolo: Costruzione di una chiesa dedicata a San Pietro, probabilmente distrutta da un incendio alla fine del IX secolo.
- IX secolo: Distruzione della chiesa preesistente a causa di un incendio, secondo la leggenda, che successivamente portò alla ricostruzione.
- XI secolo: Ricostruzione della chiesa come cattedrale romanica, con tre navate e una cripta. In questo periodo, viene seppellito Sant’Anselmo, e la chiesa assume il titolo di cattedrale. La struttura include il campanile, che sorge sopra una torre preesistente, forse di origine romana.
- 1395-1401: Francesco I Gonzaga commissiona il rifacimento della facciata gotica e l’ampliamento della navata. I fratelli Pier Paolo e Jacobello Dalle Masegne ampliano la pianta della chiesa, con il campanile che viene congiunto alla chiesa. Vengono aggiunti leoni stilofori e un protiro sulla facciata.
- 1545: Un incendio danneggia la cattedrale, portando Ercole Gonzaga a commissionare il rifacimento degli interni a Giulio Romano, che lavora su un progetto di rinnovamento.
- 1545-1590: Giulio Romano amplia l’interno della cattedrale, suddividendolo in cinque navate e aggiungendo cappelle laterali. Vengono eliminate la cripta e date nuove proporzioni alla zona absidale e del presbiterio. La quota di gronda viene alzata, e l’interno assume l’aspetto che conserva oggi.
- 1719: Piccole modifiche alla facciata, con la demolizione del protiro e l’eliminazione del rosone.
- 1755: Un concorso di idee per la facciata della cattedrale viene indetto dal vescovo Antonio Guidi di Bagno. Nicolò Baschiera vince il concorso.
- 1756-1761: Nicolò Baschiera realizza la nuova facciata in marmo di Carrara in stile tardo barocco, che oggi si affaccia su piazza Sordello.
- 2003-2005: Interventi di restauro conservativo sugli stucchi e gli intonaci interni.
- 2013-2015: Risanamento conservativo degli affreschi dell’abside della cattedrale.
.
Feriale: 7:30 / 18:00
Prefestivo: 18:00
Festivo: 10:00 / 11:30 / 18:00
La Cattedrale è aperta dalle 7 alle 19.
La visita è sospesa durante le celebrazioni religiose.
.
COME RAGGIUNGERCI E ACCESSIBILITÀ
Dalla stazione ferroviaria è possibile prendere le linee APAM: 4C / 4S / 4T / 12.
Tutti gli autobus dell’azienda APAM sono dotati di pedana di sollevamento e, per le tratte urbane, del servizio di annuncio vocale delle fermate.
L’ingresso principale è collocato in piazza Sordello. Una volta arrivati di fronte al Duomo è possibile accedere al sagrato tramite una leggera rampa. L’aula principale è completamente in piano e priva di barriere architettoniche, permettendo la visita del luogo e la partecipazione alle principali funzioni religiose.
Cosa vedere
Scopri le opere presenti presso Cattedrale di San Pietro Apostolo (Mantova)