Posto sopra il colle che sovrasta il santuario, il piccolo edificio è dotato di uno spazioso atrio aperto da tre archetti poggianti su due esili colonnine che si innalzano da un parapetto in muratura. L’atrio è coperto da un tetto a tre spioventi con struttura in legno. Le pareti un tempo erano affrescate ed oggi ne restano solo delle lievi tracce. Dall’atrio si accede tramite una porta con contorni in pietra e con cancello in ferro, all’interno della cappella. Tale entrata, è fiancheggiata da due finestre sempre con contorno di pietra e dotate di inferiate. Internamente si presenta come un unico ambiente coperto con volta a botte.
XVII – si suppone che il piccolo edificio sia stato costruito nel XVII secolo per pregare i morti contagiati dalla peste
1981 – vennero eseguiti interventi di restauro e manutenzione che in parte rovinarono l’edificio seicentesco. In particolare vennero rifatte le pavimentazioni con nuove piastrelle, sbancamenti in prossimità della cappella, costruzioni di nuovi muri di contenimento terra e asportazione di oggetti antichi che da secoli erano giacenti nella cappella.