Basilica di San Simpliciano (Milano)

Diocesi di Milano - basilica parrocchiale - Lombardia

Milano - Piazza S. Simpliciano 7 - MI - 20100

02/862274

https://sansimplicianomilano.com/san-simpliciano/

Le informazioni riportate, in tutto o in parte, sono riprese da BeWeb, la banca dati dell’Ufficio Nazionale per i beni culturali ecclesiastici e l’edilizia di culto della CEI , implementata dalle diocesi e dagli istituti culturali che hanno concluso il rilevamento e la descrizione del patrimonio sul proprio territorio. Quanto pubblicato è da intendersi work in progress e pertanto non esente da eventuali suggerimenti per essere migliorato e reso più efficace.

La chiesa fu fondata alla fine del IV secolo da Sant’Ambrogio, uno dei più grandi santi e dottori della Chiesa. Originariamente dedicata a San Simpliciano, successore di Ambrogio come vescovo di Milano, la basilica fu costruita sui resti di una precedente struttura romana.

Nel IX secolo, la chiesa divenne un importante monastero benedettino. Durante il Medioevo, subì varie trasformazioni e ampliamenti, che le conferirono il caratteristico aspetto romanico.

Nel XV e XVI secolo, furono effettuati ulteriori lavori di ristrutturazione, compresi interventi rinascimentali. La chiesa fu anche un importante centro spirituale e culturale durante il Rinascimento.

Cosa vedere

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Affreschi

Affreschi

Chiesa apparente romanica e un po’ severa formata da un’aula a tre navate con alzato a sala, coperto da volte a crociera, impostate tutte alla stessa altezza, le cui sobrie pareti in mattoni a vista conducono lo sguardo del fedele ad attraversare lo spazio delle campate ritmate dei pilastri, per poi soffermarsi nell’abbraccio dei colori festanti di unarcobaleno che si apre nello sfondo del catino absidale. L’abbraccio è quello di angeli e santi che fanno corona intorno alla Trinità e alla Vergine Maria nel magnifico affresco rinascimentale del pittore Bergognone.

Opere d'Arte

Opere d'Arte

“un’ampia croce latina inondata di luce”, così si presentava in origine la chiesa, che era allora una spazio unitario, coperto da capriate lignee e illuminato attraverso l’apertura di grandi finestre. L’edificio di notevoli dimensioni conserva straordinariamente sino ad oggi le sue originali pareti perimetrali, elevate in altezza e ritmate da altissime arcature ci riporta a un’atmosfera antica. A custodire la memoria di quel tempo, dietro l’altare, ci sono le reliquie dei tre martiri cappadoci, inviati da sant’Ambrogio in missione in Val di Non e le spoglie del padre san Simpliciano, un santo poco conosciuto ai più: un vero e proprio gigante per la Chiesa, se fu scelto dal vescovo Ambrogio come suo personale catechista, e da Agostino come suo confessore.

L'esterno

L'esterno

Per Mille anni la basilica fu affiancata dalla presenza dei benedettini, a memoria della lunga vita del monastero rimangono un coro ligneo tardo Cinquecentesco, con iscrizioni in oro che indirizzano l’itinerario ascetico del monaco e due chiostri rinascimentali, che oggi ospitano la Facoltà Teologica, sorprendenti spazi di armonico silenzio, nascosti tra le vie del brulicante quartiere Brera/Garibaldi.

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