LA BASILICA – Nel 1938 il Cardinale Schuster, arcivescovo di Milano, decise di celebrare il quarto centenario della nascita di San Carlo Borromeo, edificando 14 nuove chiese nella periferia di Milano.
Tra le altre venne, scelta la zona Acquabella-Monforte-Città Studi, e si stabilì di costruire la chiesa in fondo a Viale Argonne, prima del cavalcavia della ferrovia (allora di recente costruzione).
Il titolo della basilica del santi martiri Nereo e Achilleo è legato alla volontà di Schuster di ricordare il patrono del suo predecessore, il Cardinale Achille Ratti, salito al soglio pontificio con il nome di Pio XI.
La nuova chiesa venne progettata dall’ingegner Giovanni Maggi.
A causa dello scoppio della Seconda guerra mondiale l’edificio, benché non ancora terminato, verrà consacrato il 6 dicembre 1940, solo dopo la morte di Pio XI, da Schuster stesso.
Nel 1964/65 nella Chiesa Parrocchiale l’altare maggiore venne significativamente modificato con la realizzazione del ciborio a seguito alle disposizioni del Concilio Vaticano II.
Nel 1953 il pittore Vanni Rossi (1894-1973) affrescò la grande abside della Basilica raffigurando Cristo Re, festa introdotta nel calendario liturgico da Pio XI. Negli ultimi decenni il complesso basilicale è stato oggetto di nuove acquisizioni (come le vetrate artistiche nei primi anni 1960- 70 e l’organo a canne nel 1979) e di continui interventi di conservazione e restauro.
Nella Basilica dall’anno 2020 a tutto il 2023 sono state realizzate dall’artista Iulian Rosu 12 grandi icone di 5mt x 4 con a tema i Vangeli che si leggono nei tempi forti dell’anno liturgico: l’Avvento e la Quaresima. Guardando l’altare le 6 icone sulla sinistra sono dedicate alle 6 domeniche dell’Avvento Ambrosiano, mentre sul lato destro alle 6 domeniche della Quaresima.
Negli archi tra le colonne sempre con la tecnica dell’icona classica sono stati raffigurati i santi e le sante legati alla diocesi di Milano.
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1937 – L’Arcivescovo di Milano, il Cardinale Alfredo Ildefonso Schuster, decise, con il favorevole parere del Capitolo Cattedrale, di celebrare il quarto centenario della nascita di San Carlo Borromeo, fornendo di nuove chiese la periferia di Milano. Tra le altre venne scelta la zona Acquabella-Monforte-Città Studi e si stabilì di costruire la chiesa in fondo a Viale Argonne, prima del cavalcavia della ferrovia (allora di recente costruzione).
1938 – La Basilica Prepositurale dei Santi MM. Nereo e Achilleo venne eretta a cominciare dal 1938 in onore di Papa Pio XI su progetto dell’ Ing. Giovanni Maggi.
1940 – Il 6 dicembre 1940 il cardinale Schuster presiedette alla cerimonia di consacrazione.
1942 – Il 14 agosto 1942, terminata l’esecuzione degli affreschi del Battistero da parte del pittore Pietro Fornari, il cardinale Schuster consacrò l’altare del Battistero, riponendovi le reliquie dei Santi Martiri Ippolito, Adria, Paolina, Neone e Maria, ricevute da Roma.
1943 – Durante la seconda guerra mondiale la chiesa fu colpita da uno spezzone incendiario. I danni furono lievi e limitati alla zona mediana della navata centrale. In forma di ex-voto fu costruita la cappella laterale dedicata alla Madonna di Fatima.
1946 – Si diede incarico al pittore Vanni Rossi di affrescare la nuova cappella con i misteri gaudiosi, dolorosi e gloriosi del S. Rosario e nell’atrio di ingresso di raffigurare alcune scene relative alle apparizioni di Fatima. Lo stesso pittore affrescò cinque anni dopo anche l’abside ed altre parti della Basilica.
1958 – Venne costruita la casa parrocchiale simmetricamente al Battistero, sul lato destro della chiesa.
1964 – In seguito alle disposizioni del Concilio Vaticano II, l’altare maggiore venne significativamente modificato e venne rifatto il ciborio (architetto E. Cavalletti) che venne consacrato da monsignor Anacleto Cazzaniga, arcivescovo di Urbino, domenica 16 maggio 1965, in occasione della Festa Patronale.
1990 – La chiesa fu elevata alla dignità di Basilica Romana Minore, il 17 gennaio.
2006 – In ottobre venne solennemente riaperto il Battistero voluto dal Cardinale Schuster, dopo un accurato intervento conservativo.
2015 – Intervento di manutenzione e restauro conservativo del tiburio, con il rifacimento del manto di copertura, la sostituzione dei serramenti e il restauro delle superfici lapidee.