Opere d’arte
La collaborazione tra Francesco Somaini e Luigi Caccia Dominioni testimonia non solo una grande sinergia artistica, ma la precisa volontà di concepire lo spazio in maniera unitaria, integrando fra di loro arte e architettura. Il primo interviene nelle grandi vetrate della chiesa e del battistero, nei mosaici pavimentali e nel tabernacolo dell’altare laterale a destra. Lo spazio interno quindi si presenta come sfondo ideale per l’esaltazione delle singole opere d’arte: a dimostrazione di ciò, le vetrate variano a seconda dell’ambiente e dell’effetto voluto. Le quattro vetrate dello spazio centrale rappresentano simbolicamente Lo Spirito Santo e Il martirio di Cristo, mentre di fronte all’altare è possibile notare un’immagine dello Spirito Santo rappresentato sotto forma di colomba. Tutte le vetrate, unite alla fascia di venti finestre che corrono per tutto l’edificio, presentano tre colori: il nero (morte), il rosso (sangue), il bianco (luce), in modo da esprimere con forte espressività il mistero pasquale. E’ presente una Via Crucis di vetro con numerosi simboli al suo interno: delle quattordici stazioni presenti, cinque si esprimono attraverso la Croce, diversamente raffigurata, sei invece hanno come oggetto il tema delle mani. Il battistero viene illuminato solo da finestre sottili poste in alto; esse raffigurano ciascuna una croce (battesimo liturgico, di sangue e di spirito) e rendono l’ambiente raccolto e intimo. Inoltre è bene ricordare il pavimento a mosaico che raffigura una colata di acqua per esprimere la forza vitale del Battesimo. Altro simbolo importante è l’albero della vita. Esso viene rappresentato sempre tramite mosaico a terra, al di sotto dell’altare, grazie al bilanciamento del bianco e del nero: partendo dai gradini (il nero prevale sul bianco: radici) risale fino a superare l’altare (il bianco prevale sul nero: rami). Tale mosaico in origine sarebbe dovuto partire dall’ingresso ma è stato ridotto alla zona celebrativa per ragioni economiche. Infine è presente un tabernacolo presso un altare minore a destra che raffigura la Trinità, mentre non mancano opere di altri artisti: gli arredi liturgici sono presi dalla vecchia chiesa di San Biagio e il mosaico alle spalle dell’altare è ad opera di Paolo Rivetta.
sec. XII – La chiesa viene citata da fonti di sec. XII; era stata elevata a parrocchia da s. Carlo Borromeo.
1965 – Il nuovo edificio di culto era stato costruito in sostituzione della precedente parrocchiale, ormai inadeguata.
1977 – La chiesa antica crolla improvvisamente il 26 febbraio per un cedimento strutturale, dovuto alle già precarie condizioni in cui si trovava l’edificio.
Breve bibliografia dell'architetto
Luigi Caccia Dominioni è un architetto e designer milanese che ha progettato numerose opere, dalle lampade per Azucena fino al quartiere di San Felice a Milano in collaborazione con Pedroni e Magistretti (1967-75). Particolare attenzione riveste all’interno della sua opera la riflessione sul tema residenziale, di cui casa Caccia Dominioni (1947-49), l’edificio per uffici e abitazioni in corso Monforte (1963-66) e la casa in via Nievo (1955-57) costituiscono validi esempi. Tutte le abitazioni citate si trovano a Milano.
L’architetto si confronta con il tema dell’architettura sacra attraverso diversi progetti a Milano e altrove. Da ricordare sono i conventi milanesi di Sant’Antonio per l’ordine francescano (1959-63), l’istituto della Beata Vergine Addolorata (1946-55). Più recentemente sono state realizzate la chiesa di San Giovanni Battista a Morbegno (1993) e la chiesa di San Giorgio a Settimo Milanese (1999-2003), presente nell’itinerario.
Nei dintorni


Via Lambro, 2, Monza, MB, Italia

Via Lambro, 2, Monza, MB, Italia

Via Gerardo dei Tintori, 18, Monza, MB, Italia

Santuario Madonna delle Grazie Vecchie, Via Montecassino, Monza, MB, Italia
