Descrizione generale: La fondazione del Tempio Civico di San Sebastiano risale al 1576, quando il governo milanese e l’ Arcivescovo Carlo Borromeo decisero di costruire l’ edificio come opera votiva per la fine della peste che aveva colpito la città in quel periodo.
L’ Arcivescovo affidò il progetto al suo architetto di fiducia, Pellegrino Tibaldi.
Quest’ ultimo dovette tener conto di due problematiche: il ridotto spazio disponibile e gli scarsi fondi a disposizione.
Il progetto presentato fu una struttura cilindrica che riprendeva le chiese paleocristiane, ma anche il Pantheon di Roma.
In seguito all’abbandono del cantiere da parte di Tibaldi, la costruzione dell’edificio venne affidata ad altri architetti. Giuseppe Meda si occupò di realizzare l’area del presbiterio, Pietro Antonio Barca realizzò la cupola a tamburo.
L’ edificio venne completato nel 1616, dopo anni di scontri tra governo e curia.
Nel 1861 il comune di Milano decise di affidare il ruolo di gestione del tempio a una “conservatoria municipale” con funzione di tutela artistica. Ancora oggi, la chiesa è sotto il controllo del Comune di Milano.
La struttura presenta all’esterno otto coppie di lesene doriche che racchiudono archi in corrispondenza delle cappelle interne.
Le lesene del tamburo superiore sono di ordine ionico. L’interno dell’edificio è organizzato in quattro capelle con altare maggiore e area presbiteriale.
Partendo da destra, si susseguono: la cappella dedicata a Sant’Eligio, quella dell’Annunciazione, della Pietà e l’ultima votata a San Sebastiano.
In quest’ultima, al centro, campeggia la copia dell’opera di Vincenzo Foppa e ai lati si trovano due tele che raffigurano episodi della vita del santo.
Nella cappella è presente anche la reliquia di San Sebastiano, un osso dell’avambraccio portata a Milano dal Duca Francesco Sforza.
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