Santuario di San Salvatore e Madonna del Castello (Almenno San Salvatore)

Diocesi di Bergamo - chiesa sussidiaria - Lombardia

Almenno San Salvatore - BG - 24031

035/640227

Le informazioni riportate, in tutto o in parte, sono riprese da BeWeb, la banca dati dell’Ufficio Nazionale per i beni culturali ecclesiastici e l’edilizia di culto della CEI , implementata dalle diocesi e dagli istituti culturali che hanno concluso il rilevamento e la descrizione del patrimonio sul proprio territorio. Quanto pubblicato è da intendersi work in progress e pertanto non esente da eventuali suggerimenti per essere migliorato e reso più efficace.

VII – già in epoca romana esisteva in località Madonna del Castello un villaggio, documentato da numerosi ritrovamenti archeologici. Questo insediamento doveva essere dotato anche di un luogo di culto che sorgeva nell’area dell’attuale chiesa e precisamente nella cripta.
VII – la parte più antica del complesso è la cripta, che si trova sulla riva scoscesa del fiume Brembo, appoggiata su di un gradino naturale della roccia vicina ai ruderi del “sacrum palatinum”. Questo lascia supporre che originariamente essa fosse la cappella gentilizia del palazzo. La sua costruzione si deve pertanto attribuire a uno dei rei Longobardi che tennero la corte regia di Almenno
892 – dopo che la corte di Almenno passò sotto il dominio dei conti di Lecco, i nuovi signori attuarono consistenti interventi di riorganizzazione del territorio e in particolare fortificarono il palazzo cingendolo di mura. La costruzione del castello interessò anche la cappella privata, che venendo a trovarsi sul Pieve di S. Salvatore
XII – i primi cambiamenti dell’edificio furono apportati quando, per renderlo più stabile, i vecchi pilastri vennero incorporati in altri più massicci e collegati tra loro con arcate longitudinali a tutto sesto, anche la navata centrale fu alzata. In questo periodo venne collocato un ambone in pietra arenaria
XVI – si attuarono interventi sulle aperture: si chiusero le tre grandi arcate della facciata, lasciandovi una normale porta al centro; le antiche finestre furono sostituite da due sole grandi aperture sul lato sud
XVI – narrano le cronache del tempo che agli inizi del Cinquecento l’edificio della Pieve , per incuria dovuta alla cacciata degli abitanti, versava in cattive condizioni, in particolare la facciata minacciava di cadere e per scongiurare tale pericolo venne costruito un contrafforte il quale fini per nascondere un affresco della Vergine li dipinto. La tradizione vuole che la Madonna, non volendo che la sua immagine venisse nascosta, spostò il contrafforte di un metro e mezzo. Il miracolo suscitò grande devozione, tant’è che nel volgere di un secolo la chiesa venne costruita e consacrata negli ultimi anni del XVI secolo
1666 – dal Sommario delle chiese della diocesi di Bergamo, redatto dal cancelliere Marenzi, entro la circoscrizione parrocchiale, risultava compreso l’oratorio della Beata Vergine Maria di Castello
1779 – in occasione della visita pastorale del vescovo Dolfin,viene dichiarato che La parrocchiale aveva alle proprie dipendenze un oratorio dedicato alla Beata Vergine Maria del Castello, in cui prestavano servizio due cappellani
1924 – modifiche alla mensa dell’altare maggiore
1982 – consolidamento strutturale del campanile
2002 – rifacimento dell’impianto elettrico e sistemazione sagrato
2014 – messa in sicurezza
2015 – indagine tecnica preliminare su parete absidale
2016 – trasmissione documentazione per consolidamento parete est abside e indagini per progetto consolidamento
2019 – richiesta autorizzazione manutenzione straordinaria per messa in sicurezza

Nei dintorni

Bergamo - via Arena - BG - 24100
Bergamo - largo Rezzara - BG - 24100
Itinerario
Milano