posto in luogo solitario, il complesso del santuario del Perello, oggi raggiungibile con strada carrale, si presenta esternamente come un antico eremo, composto di tre chiese costruite nel corso di 150 anni, in parte l’una sull’altra, con due sagrestie, il campanile, l’abitazione per il custode e locali di ristoro per i pellegrini. La prima chiesa, sorta sul luogo ove la Vergine Santissima sarebbe apparsa, è accessibile dall’esterno sul lato est, attraverso un apertura tramite uno stretto passaggio ricavato sotto la rampa di scale che oggi collega questa cappella con la sovrastante. Lo spazio che ove inizia e si sviluppa questa scala, corrisponde al vecchio presbiterio della primitiva chiesa; leggermente più stretto rispetto al resto della chiesa che presenta appunto navata unica coperta da volta a botte, illuminata da due finestre verso nord. Addossato alla parete ovest è in opera l’altare con mensa ed ancona in marmo nero con fondelli in marmo colorato. A destra dell’altare è presente la porta che conduce alla sagrestia. Della seconda chiesa descritta da S. Carlo oggi ne rimane solo una parte, nella quale sono custoditi tutti gli ex-voto, giacchè la struttura originaria venne quasi completamente compromessa. La ristrutturazione del santuario avvenuta a metà del XVII secolo, oltre a cambiare l’orientamento della cappella primitiva, ha eliminato per ¾ la seconda chiesa, per creare le scale di collegamento interne con la cappella dell’apparizione per ricavare un corridoio di collegamento con la cancelleria ed utilizzare la navata sopra la cappella come ristoro per i pellegrini, conservando come cappella degli ex-voto solo parte della navata principale di questa seconda chiesa includendo anche il probabile portico esterno. Da questa seconda chiesa, in lato sud mediante scala ad una rampa si sale alle terza chiesa. Vi si può accedere anche dal sagrato posto sul lato ovest. Il fronte principale è realizzato pietrame a vista e concluso da gronda in legno a due spioventi. Al centro, preceduto da gradinata è posto l’ingresso principale sormontato da lunetta ove, entro sfondato semicircolare è posto un mosaico raffigurante la scena dell’apparizione. Sopra il portale d’ingresso vi è un rosone circolare con ai lati due finestre monofore ad arco. Internamente la chiesa si presenta a navata unica suddivisa in cinque campate da arcate in pietra. La luce perviene alla navata oltre che dalle aperture poste in facciata da altre due finestre monofore sul lato sud e da altre due a nord. Nella terza campata a sinistra si trova la scala che collega questa chiesa con la seconda, a destra invece è presente il pulpito realizzato in opera in graniglia levigata. Nella quinta campata, ai lati dell’arco trionfale, due edicolette in stucco accolgono due dipinti, a destra S. Pietro e a sinistra S. Antonio Abate, i titolari delle due parrocchie dalle quali dipende il santuario. Sempre nella quinta campata, sul lato nord, un’apertura conduce alla sagrestia. Ai lati del presbiterio, ed anche nel coro, sono collocati 24 stalli di coro in noce con sedile corrente e schienali suddivisi tra loro da lesene scanalate con base e capitelli corinzi che reggono un coronamento corrente. Il presbiterio, sopraelevato di quattro gradini è più stretto della navata ed è coperto da volta a botte
1413 – costruzione della primitiva chiesa
1413 – la tradizione popolare racconto che il 2 luglio sul luogo dove ora sorge il santuario, apparve la Beata Vergine Maria ad un contadino della zona
XVI – costruzione del campanile unitamente alla seconda chiesa
XVI – con il continuo aumentare di fedeli in visita al santuario, la chiesa inferiore diviene insufficiente negli spazi. Si provvede quindi alla costruzione di una nuova chiesa, a fianco della prima ma impostata ad una quota superiore. S. Carlo, nella sua visita parla anche di questa seconda chiesa descrivendola sopra la prima, ampia, distinta in due navate e con due altari.
XVI – viene costruita una terza chiesa, più ampia e capiente delle altre
1575 – la primitiva chiesa, nei verbali della visita Apostolica di S. Carlo viene così descritta: ha un unico altare con volta a botte, dipinta ma oscura, perché vi è un’unica finestra dal lato del vangelo
1597 – dopo la costruzione della chiesa superiore si rese necessario sopralzare il campanile
XVII – con la costruzione della prima sagrestia vien cambiato l’orientamento della primitiva chiesa con l’altare che posizionato in origine ad est, viene traslato ad ovest
1930 – il campanile viene sopralzato
1931 – opere varie di manutenzione ordinaria
1939 – ampliamento e ristrutturazione della chiesa superiore
1939 – ampliamento della chiesa maggiore con l’aggiunta di due campate su progetto dell’ ing. Gianfranco Mazzoleni
1950 – ritinteggiatura delle pareti esterne
1987 – realizzazione di un nuovo affresco
1992 – opere di consolidamento murario
1995 – restauro conservativo del gruppo statuario presente internamente al santuario
1999 – demolizione di porzione di tavolati interni
2002 – manutenzione straordinaria delle coperture
2006 – rifacimento pavimentazione della chiesa superiore
2011 – rifacimento della pavimentazione esterna e realizzazione nuovi servizi igienici