Posta sotto la strada principale accanto al fiume, la chiesa è anticipata da un ampio sagrato in ghiaia e terra battuta. La precede un portico aperto ad archi a tutto sesto, poggianti su colonne in pietra complete di basi e capitelli e pilastri agli spigoli in ceppo. Il portico, in muratura intonacata, è coperto da struttura in legno a una falda con manto in coppi. La facciata vera e propria ospita al centro l’ingresso con contorno in pietra, affiancato da due finestre sempre con contorno in pietra, complete di inferriate. Sopra il portico, la struttura continua, limitandosi solo alla parte centrale ed è caratterizzata da un rosone centrale e da due coppie di lesene limitate in altezza che sorreggono il timpano triangolare che conclude architettonicamente l’edificio.
La chiesa ha pianta a croce greca, con il braccio dedicato al presbiterio molto profondo. La navata è coperta da volta a botta, divisa da grandi arcate poggianti sul cornicione praticabile sorretto da pilastri con capitello ionico. Nel braccio a destra, in prossimità dell’ingresso laterale, sono posti a sinistra e a destra due confessionali, mentre il braccio a sinistra ospita una cappella. I bracci laterali sono rialzati di due gradini e sono coperti da soffitto piano. La campata al centro della croce greca è definita da gruppi di colonne ioniche a tutto tondo accostate ai pilastri. Due ingressi posti poco prima del presbiterio, a sinistra e a destra, conducono al campanile e alla sagrestia.
XVII – costruzione dell’edificio sacro sui resti di una preesistente santella, dove si narra che il 2 luglio 1654 un vecchio pastore malato, proveniente da Borno, ebbe la visione della Madonna
1754 – il vescovo Redetti eresse la contrada Dezzo a parrocchia stabilendo però che il santuario restasse sotto la giurisdizione della parrocchia di Colere
1840 – per adempiere a un voto fatto dalla comunità, venne costruito un nuovo altare maggiore in marmo
1865 – il santuario viene ampliato
1923 – a seguito della rottura della diga del Gleno, le acque travolsero la comunità e distrussero diversi edifici, tra questi anche il santuario
1927 – inizianoi lavori di ricostruzione del nuovo santuario
1928 – il 2 luglio venne inaugurato il nuovo santuario alla presenza di mons. Davide Re
1947 – realizzazioni delle decorazioni interne
2005 – l’edificio è sottoposta ad un generale intervento di restauro conservativo
2013 – formazione servizi igienici e rifacimento pavimentazione interna
2016 – riqualificazione delle facciate esterne e delle coperture
2018 – restauro interno, nuova pavimentazione isolata, nuovi impianti, restauro e ampliamento porticato