osta all’inizio dell’abitato, la parrocchiale, orientata liturgicamente, è preceduta dal un breve tratto di sagrato, che prosegue anche sul lato sud. Il fronte principale è caratterizzato da quattro lesene che, partendo da due basamenti in pietra, si innalzano a reggono con i loro capitelli la trabeazione che corre per tutta la facciata e regge a sua volta un timpano triangolare che la conclude architettonicamente. Le quattro lesene dividono la facciata in tre settori; il centrale ospita l’ingresso principale, realizzato con contorno sagomato in marmo Botticino, preceduto e protetto da un piccolo portale realizzato con due colonne e relativo basamento che sorreggono un timpano ad ala curva, il tutto sempre in Botticino. Sopra l’ingresso si trova una finestra con relativa strombatura. Internamente la chiesa si presenta a navata unica , suddivisa da lesene in quattro campate e coperta da volta a botte. Nella prima campata, più corta rispetto alle altre e raccordata con tratti di muratura curva alle pareti della facciata, , sono collocati entro due nicchie, a sinistra la statua lignea di S. Stefano Protomartire e a destra un confessionale. La seconda campata, con due leggeri sfondati, ospita tele con relative cornici in stucco. Sopra la lesena di destra, tra la seconda e la terza campata è in opera il pulpito in legno di noce. La terza campata presenta a sinistra la cappella dedicata ai Santi, mentre a destra la cappella dedicata alla Madonna della Cintura, dove è stato posizionato in tempi recenti anche il fonte battesimale. La quarta campata presenta ai lati i due ingressi laterali; sopra i due ingressi sono in opera a sinistra l’organo e a destra una cantoria. Ai lati dell’arco trionfale due ingressi conducono rispettivamente a sinistra nella sagrestia e a destra nel campanile. Il presbiterio, rialzato di quattro gradini in marmo è coperta da tazza ellittica e si conclude con il coro absidato con il relativo catino di raccordo alla copertura
1422 – si attesta la costruzione di una primitiva chiesa
1466 – autonomia parrocchiale per volere del vicario generale del vescovo Giovanni Barozio, mons. Giovanni Bucelleno
1575 – in occasione della visita apostolica dell’arcivescovo di Milano Carlo Borromeo, avvenuta il 25 ottobre, nella parrocchiale risultavano erette la scuola della Beata Vergine Maria, presso l’altare omonimo e la scuola del Santissimo Sacramento
1666 – nel Sommario delle chiese di Bergamo e della sua diocesi, redatto dal cancelliere Marenzi, la parrocchia di Santo Stefano protomartire, di giuspatronato della vicinia, risultava “nullius plebis”. Vi erano erette le Scuole del Santissimo Sacramento e del Rosario
1729 – costruzione della nuova chiesa
1860 – viene eseguito un generale intervento di restauro
1900 – realizzazione delle decorazioni interne
1939 – consacrazione per mano del vescovo Adriano Bernareggi che le confermò l’antico titolo di S. Stefano protomartire e sigillava nell’altare maggiore le reliquie del santo titolare e di S,. Alessandro martire
1968 – rifacimento del tetto e restauro degli esterni
1971 – realizzazione dell’impianto di riscaldamento
1986 – ristrutturazione ed adeguamento del presbiterio