ircondata da un sagrato in ciottoli, presenta una facciata intonacata, preceduta da un portico poggiante su quattro colonne complete di basamento e capitelli. Sopra le colonne corre l’architrave con due angeli alle estremità e Cristo Re al centro. La facciata vera e propria è suddivisa in tre settori da quattro lesene a tutta altezza in muratura, complete di base e capitello. Nel settore centrale è posto il portale in pietra, sormontato più in alto da una trifora con contorno sagomato. Nei settori laterali sono collocate due nicchie con le statue di S. Giuseppe e S. Evasio. Sopra queste lesene corre la trabeazione su cui poggia il timpano triangolare che conclude la facciata. Internamente presenta un’unica navata a pianta rettangolare suddivisa in sei campate da lesene che si innalzano sino ad incrociare il cornicione su cui si imposta la volta a botte. Nella prima campata è posto a sinistra il Fonte Battesimale e a destra la tela raffigurante la S. Famiglia. Nella seconda campata è posta a sinistra la tela raffigurante la Madonna con i santi Sebastiano e Rocco, mentre a destra la tela raffigurante la Crocifissione. Nella terza campata a sinistra vi è l’altare dedicato alla Madonna Addolorata, mentre a destra la tela raffigurante la Vergine con il Bambino, S. Caterina, S. Maria Maddalena, Vescovo e S. Vincenzo Ferreri. Nella quarta campata sono posti gli ingressi laterali. Nella quinta campata è posto a sinistra l’altare dedicato alla Vergine del Rosario, mentre a destra quello dedicato al S. Cuore. Nella sesta campata sono posti a sinistra l’altare dedicato a S. Giuseppe e a destra quello dedicato a S. Evasio. Due ingressi posti a sinistra e a destra del presbiterio conducono rispettivamente alla cappella dell’Immacolata e alla sagrestia. Il presbiterio è sopraelevato di quattro gradini, presenta pianta rettangolare ed è coperto da volta a botte. Il coro è absidato coperto da catino
1902 – iniziarono i lavori di costruzione della chiesa quando era parroco don Vincenzo Pendezza. Morto il progettista della chiesa, arch. Piccinelli, era subentrato l’arch. Fornoni. Durante la costruzione crollò la parte terminale della fiancata destra
1914 – venne consacrata con il titolo di S. Evasio vescovo e martire ufficialmente il 19 luglio del 1919 dal vescovo Marelli, ma già da alcuni anni era agibile poiché essendo benedetta nel 1914, vi si celebravano le funzioni
1934 – vennero apportate alcune modifiche alla facciata: la copertura dell’avancorpo venne rifatta con una simmetria diversa e su di essa furono issate tre statue dello scultore Archenti: il Cristo Re e due angeli in preghiera
1944 – solo 25 anni dopo la sua consacrazione fu operata la finitura definitiva alle pareti interne rimaste ancora grezze
1970 – venne eseguito il progetto di realizzazione del riscaldamento
1990 – vennero eseguiti lavori di manutenzione straordinaria dell’esterno
1993 – vennero eseguiti interventi sul campanile e opere di bonifica e di ristrutturazione: rifacimento dei tetti, degli intonaci, della pavimentazione della navata, sostituzione dei gradini d’accesso al presbiterio, esecuzione dell’impianto di illuminazione, potenziamento delle vetrate con l’applicazione di vetri colorati, revisione di tutte le parti in legno, ripristino delle tinteggiature esterne e interne, ripulitura degli affreschi e restauro della maggior parte dei quadri
Nei dintorni

Chiesa Maggiore del Santo Papa Giovanni XXIII, Via Po, Seriate, BG, Italia
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