Piazza Martina ha tutto l’aspetto di un insediamento medievale a chiusura della valle di Poscante, in posizione nordica ma strategica per cui poteva essere considerata la porta d’accesso all’antica via che si dirigeva verso Bergamo salendo da Poscante attraverso il Colle del Monte di Nese. La chiesa sorge isolata tra boschi e prati a circa dieci minuti di mulattiera dal centro abitato; è circondata da sagrato in terra battuta, racchiuso da parapetto in pietra. La facciata è molto semplice, intonacata e presenta centralmente un portale in pietra affiancato da due nicchie vuote. Il portale è sormontato da una finestra curva che illumina la navata. Una falda in legno orizzontale conclude la facciata. Internamente la chiesa presenta un’unica navata a pianta ottagonale coperta da cupola a spicchi. Partendo da sinistra in senso orario troviamo: la tela raffigurante Sant’Antonio, due tele raffiguranti la Madonna del Carmine e San Giuseppe, un confessionale sormontato da pulpito; poco dopo il presbiterio troviamo: la tela raffigurante Papa Roncalli, l’ingresso laterale sormontato dalla cantoria e dall’organo ed infine un Crocifisso. Il presbiterio è rialzato di tre gradini rispetto alla navata, presenta pianta ottagonale ed è coperto da tazza emisferica. Sulla parete di fondo è posto l’altare con ancona contenente la statua di S. Antonio. Due ingressi posti a sinistra e a destra del presbiterio conducono rispettivamente al campanile e alla sagrestia.
1666 – dal Sommario delle chiese della diocesi di Bergamo, redatto nel 1666 dal cancelliere Marenzi, si evince che la chiesa di S. Antonio apparteneva alla parrocchia di San Giovanni Battista in Poscante di Zogno
1780 – in occasione della visita pastorale del vescovo Dolfin, avvenuta il 9 giugno 1780, si viene a conoscenza che entro la circoscrizione parrocchiale di Poscante era compreso l’ oratorio di S. Antonio abate nella contrada di Piazza Martina
1840 – la chiesa venne ridotta, su disegno di Pietro Cortinovis, nel 1840 circa, in stile neoclassico, mentre precedentemente era su base romanica
1850 – in questo periodo di tempo la chiesa viene sottoposta ad alcuni interventi di restauro e di manutenzione straordinaria
1882 – l’avvicendamento di Piazza Martina e della sua Chiesa lo ritroviamo sintetizzato in un duplice decreto vescovile. Il primo del Vescovo Gaetano Camillo Guindani del 10 febbraio 1882, n° 363 e l’altro del Vescovo Giacomo Maria Conte Radini Tedeschi del 17 dicembre 1912, in cui viene richiamato anche il primo. Eccone la trascrizione: «Giacomo Maria Conte Radini Tedeschi, prelato domestico di Sua Santità per la Grazia di Dio e della Santa Sede Apostolica Vescovo di Bergamo. Con Decreto Vescovile 10 febbraio 1882, n° 363, il Nostro Antecessore di V. M. Mons. Guineani dismembrava le contrade di Piazza Martina della Corna e del Ponte di Zogno dalla parrocchia di Poscante e le univa a quella di S. Lorenzo di Zogno
1940 – le campane Monzini di S. Antonio Abate sono state requisite durante la grande guerra, nel 1940 e sostituite nel 1953 con le seguenti campane della ditta Colbacchini di Padova, fuse in “Mi acuto”