La piccola chiesa presenta la sua facciata prospettante a sud, con il corpo principale centrale leggermente avanzato e delimitato da coppie di lesene poggianti su basamento in ceppo lombardo e reggenti la trabeazione sormontata da un timpano triangolare. Nel tratto centrale vi è un ampio portone settecentesco in pietra locale ben sagomata con architrave anch’essa sagomata e sormontata da medaglia sempre in pietra; superiormente una finestra con contorno in muratura da luce alla navata. Internamente la chiesa si presenta ad una sola navata con tre rientranze di cappella per lato, tra cappella e cappella le murature sono tagliate così da lasciare un passaggio. Tre piccole cupole a tazza poggianti ciascuna su quattro archi coprono la chiesa. Nella prima campata trovano posto a sinistra un piccolo fonte battesimale mentre a destra un confessionale. Nella seconda campata l’altare contenuto nella cappella di sinistra è dedicato a S. Antonio Abate, la cappella di destra invece è dedicata alla Madonna della Cintura con altare completamente in stucco. La terza campata presenta a sinistra l’ingresso laterale mentre a destra in nicchia la statua di S. Rocco. Il presbiterio, più stretto della navata, presenta pianta rettangolare con piccolo coro con parete di fondo piano raccordato ad arco alle pareti d’ambito. Due aperture poste prima del presbiterio conducono a sinistra mediante piccolo disimpegno, alla sagrestia mentre attraverso quella di destra si accede al piccolo campanile.
XVI – da un decreto si legge: sia costruita una sagrestia, vicino alla cappella della parte del vangelo in modo che non si celebri in questa stessa cappella e a questo proposito vengano utilizzati i denari che sono già stati raccolti dagli abitanti e sono in mano al signor Balosetto.
1750 – la chiesa venne edificata utilizzando parte di murature di una vecchia cappella trasformata in presbiterio con parziale occlusione dell’abside. Tale operazione venne effettuata attorno al 1750, come riporta la data incisa su di unì architrave del portale baroccoin ceppo.
1953 – il piccolo campanile che ospita cinque campane fuse dalla ditta Broili nel 1953, venne restaurato nel 1974 dall’impresa locale Ettore Fantini.
1965 – la comunità parrocchiale di Piazza di Sovere venne fondata dall’arcivescovo Clemente Gaddi con decreto 18 marzo 1965, che la smembrava dalla chiesa matrice di S. Martino di Sovere
1968 – la chiesa venne ritinteggiata e venne rifatte le sobrie decorazioni nel 1968 dall’artista Antonio Pasinetti di Borgo di Terzo
2001 – vengono rifatti tutti gli intonaci e la copertura della chiesa.