La facciata, rivolta verso sud-ovest, è dotata di basamento in pietra, ai lati s’innalzano due lesene anch’esse in pietra squadrata ed è coronata da un timpano spezzato. Il portale d’ingresso, affiancato da due finestre, è preceduto da due gradini, di cui uno è lungo quanto la facciata. Il portale, in pietra sagomata, ha un timpano curvilineo spezzato, completo al centro di cartliglio in pietra con dedica al Santo. Sopra l’ingresso una finestra in contorno di vivo con architrave curva completa di coronamento. L’edificio è a croce greca con tazza impostata su quattro archi a tutto sesto. Le braccia trasversali della croce sono poco profonde, e sulle pareti di fondo sono presenti due finestre, collocate nelle lunette laterali. Il presbiterio è coperto da un’altra piccola tazza con due finestrelle poste nei lati. L’architettura interna è caratterizzata da lesene disposte in corrispondenza dei pilastri, a mo’ di paraste, sormontate da trabeazione e da cornicione che funge da raccordo tra la volta e le pareti.
1650 – la chiesa venne fatta costruire da Pietro Cacciamali, per adempiere alla volontà del defunto rev. don Bartolomeo suo fratello.
1710 – dai registri della visita pastorale del card. Priuli risulta che la chiesa: “è di poca considerazione…”, continua poi: “non vi si celebra se non rarissime volte, cioè le sue feste con occasione di comunicare gli infermi di quelle poche case”.
1830 – realizzazione in pietra artificiale del campanile
2008 – restauro conservativo dell’apparato decorativo interno