La chiesa presenta un sagrato pavimentato con blocchetti di porfido, la facciata principale si presenta intonacata con due lesene d’angolo, impostate sopra il basamento continuo in pietra, terminanti con capitelli in muratura uniti alla cornice, sempre in muratura, di terminazione della facciata a capanna. Nella parte inferiore della facciata, centralmente, è posto il portale d’ingresso, affiancato da due finestre; tutti e tre gli elementi, terminanti ad ogiva, presentano contorni in laterizio con profilo interno tortile. Sopra il portale un rosone circolare, anch’esso con cornice in laterizi e profilo interno tortile. Nell’ogiva del portale è presente un dipinto raffigurante S. Antonio con il Bambino. A coronamento della facciata, posti sopra i capitelli delle lesene, due pinnacoli a forma di tempio, con quattro colonne ciascuno, ed al centro la croce.
Internamente la chiesa presenta un’unica navata, a pianta rettangolare, coperta da volte a crociera con costoloni a sesto acuto, i cui spicchi sono dipinti con il tema del cielo stellato. La navata risulta divisa in tre campate da coppie di lesene con basi e capitelli in pietra e corpo in marmo. Nella parte superiore delle specchiature delle campate trovano posto dei rosoni, decorati con vetrate colorate quelli della parete di destra e chiusi con muratura quelli di sinistra. Questi ultimi riprendono i temi e le colorazioni delle vetrate dei rosoni presenti sul lato opposto della navata. Dietro l’arco trionfale, anch’esso a sesto acuto, trova posto il presbiterio a pianta quadrata, rialzato di un gradino rispetto alla navata, coperto anch’esso da volta a crociera con costoloni a sesto acuto e decorata con il motivo del cielo stellato. A concludere la costruzione l’abside semicircolare suddiviso in cinque settori da sottili semi-colonne, con corpo tortile in marmo, terminanti con capitelli in pietra sui quali si impostano altrettanti archi ogivali da cui originano i costoloni, anch’essi a sesto acuto, del catino absidale. Nella specchiatura centrale dell’abside è presente una nicchia, poco profonda, nella quale trova posto la statua del Santo con il Bambino, al di sotto della quale è posto l’altare maggiore.
1929 – i cittadini Giovanni Prometti e Luigina Fasolini, benestanti e facoltosi commercianti, nel 1929 fecero costruire, ex voto, la chiesa di Sant’Antonio da Padova. Edificata in occasione del settimo centenario della morte
del Santo, venne subito donata alla Diocesi di Bergamo. Il progetto venne affidato al geometra Pietro Fratus di Trescore, con la collaborazione del capo mastro Pasinetti di San Paolo;la costruzione si deve all’impresa Marzetti di Gorlago
1931 – il concerto di cinque campane in Fa4 minore venne fuso dalla Fonderia Bianchi di Varese nel 1931
1931 – il 10 settembre 1931, l’allora mons. Angelo Giuseppe Roncalli, futuro Papa Giovanni XXIII, allora delegato apostolico in Bulgaria, benedisse le cinque campane con i nomi di S. Antonio, S. Giovanni, S. Luigi, S. Giacomo e S. Paolo
1954 – il 12 ottobre 1954, con decreto del vescovo Piazzi, la chiesa, insieme a tutta la frazione “Tredici”, venne annessa alla parrocchia di Monticelli
1991 – il 2 marzo 1991 la chiesa e la torre campanaria furono oggetto di restauro. Le opere vennero eseguite dalla ditta Fratelli Pagani di Castelli Calepio