osta nella frazione di Pratomano, ed orientata con l’abside a sub, presenta la facciata intonacata, posto centralmente l’ingresso con contorno in pietra, affiancato da due finestre rettangolari anch’esse con contorno in pietra complete di inferriate. In alto, sopra l’ingresso, è posta una finestra rettangolare con contorno in muratura. Il tetto con struttura in legno a due spioventi, conclude l’edificio. Addossato sulla sinistra della chiesa è posto il portico in opera su due pilastri in muratura e copertura ad una falda con struttura in legno e copertura in coppi. L’ interno si presenta ad unica navata coperta da volta a botte. Le pareti della navata sono lisce e intonacate prive di decorazioni. Il presbiterio è più stretto rispetto alla navata, ha pianta rettangolare ed è coperto da volta a crociera. Un ingresso posto a destra del presbiterio conduce alla sagrestia e al campanile. Sulla parete di fondo è posta una nicchia contenente la statua di S. Antonio a cui la chiesa è dedicata
1652 – costruzione della chiesa
1780 – in occasione della visita pastorale del vescovo Dolfin, avvenuta il 20 luglio, viene menzionata tra gli oratori dipendenti dalla chiesa parrocchiale di S. Giacomo Apostolo, l’oratorio di Prathomà sotto il titolo di Sant’Antonio di Padova, eretto e governato “dalli eredi del quondam Bernardo Pisoni”
1958 – ritinteggiatura del campanile