Circondata da un piccolo sagrato in erba limitato da un muretto, la chiesa presenta la facciata verso sud con portale in pietra a sesto acuto posto centralmente e caratterizzato da una croce scolpita posta sul concio di chiave dell’arco. Il portale è sormontato da un rosone di modeste dimensioni ed affiancato da due finestre a arco a tutto sesto. La facciata si presenta in blocchi di pietra con letti di posa abbastanza regolari e completa assenza di intonaco o decorazioni. Si completa con la copertura a capanna con sporto di gronda limitato. All’interno la chiesa si presenta ad unica navata divisa in tre campate da due archi a sesto acuto in pietra su cui poggia direttamente la copertura a vista. La prima campata sulla destra è per metà occupata da una struttura che racchiude l’altare dei Tasso composta da archi a tutto sesto e coperta da volta ad ombrello poggianti su colonne con base e capitello in stile toscano addossante su muretto con balaustra in legno. L’altare è in legno con ancona dedicata a San Nicola e San Giuseppe. Nella terza campata di sinistra all’interno di una piccola cappella con abside si trova l’altare in muratura di S. Antonio. L’arco trionfale è dotato di trabeazione in legno posto in corrispondenza alla linea d’imposta dell’arco a tutto sesto. Il presbiterio, sopraelevato di due gradini in pietra nera scolpita, è a pianta rettangolare con parete di fondo piana e coperto da volta ad ombrello.
1313 – una chiesa primitiva fu eretta nel XIV secolo per volere del nobile benefattore Della Torre e dedicata alla Beata Vergine. Una lapide posta all’interno della chiesa ricorda l’avvenimento e riporta la data del 1313.
1541 – dagli atti della visita pastorale fatta dal vescovo Cornaro, emerge che nel 1541 la chiesa aveva il cimitero non chiuso e che era dedicata ai Santi Cornelio e Cipriano
1548 – dagli atti della visita pastorale fatta dal vescovo Soranzo, si evince che nel 1548 la chiesa era dedicata ai Santi Cornelio e Cipriano
1605 – dagli atti della visita pastorale fatta dal vescovo Milani, emerge che nel 1605 la chiesa era dotata di una cappella dei Tassis non dotata del materiale necessario e veniva ordinato di provvedervi entro tre mesi.
1615 – durante la visita pastorale del vescovo Emo nel 1615, l’altare della Madonna non è stato adornato decentemente dai Tasso e ne viene ordinata la demolizione e che vengano imbiancate le pareti forse per pitture e iscrizioni non sacre.
1699 – nel 1699 fa visita alla chiesa il vescovo Rufini
1963 – nel 1963 alcuni lavori di restauro e opere varie interessarono la chiesa
1972 – nel 1971 alcuni lavori di restauro e opere varie interessarono la chiesa