concepita diversamente dagli schemi tradizionali, il fabbricato che incorpora la chiesa, si sviluppa essenzialmente su due piani; la chiesa è posta al piano terra ed è ricavata nel corpo centrale dell’edificio. Preceduta da un ampio sagrato in ciottoli e lastre in cemento, la chiesa è caratterizzata da una bussola esterna realizzata mediante profilati metallici e coperta da una struttura piana. La facciata vera e propria, è realizzata in cemento armato, rivestita da lamiere con menisco leggermente sporgente di colore bianco. Sopra la bussola centrale è collocata una finestra rettangolare che illumina la navata. Conclude la facciata una copertura piana dotata di abbaini di varie dimensioni. La chiesa ha un’unica navata a pianta rettangolare più ampia nella seconda campata, pavimentata in piastrelle e coperta da travi reticolari in cemento rivestite in legno. Le cappelle disposte sulla sinistra e destra, sono a quote più alte rispetto alla navata. Nella prima campata a sinistra è posto il Fonte Battesimale mentre a destra è collocata la scalinata d’accesso alle sale polivalenti del centro parrocchiale; nella seconda campata a sinistra è posta la penitenzieria mentre a destra è presente una cappella devozionale. Segue la terza e ultima campata con a sinistra la cappella dell’Eucarestia e a destra l’organo. Il presbiterio è sopraelevato di quattro gradini rispetto alla navata ed è a pianta rettangolare
1960 – Mons. Piazzi fece costruire una chiesa provvisoria dedicata a S. Antonio dalla ditta Vigani; una costruzione semplice in mattoni rossi all’imbocco della Valle Brembana. Il 24 aprile dello stesso anno, Mons. Piazzi benedisse la chiesa
1964 – nello stato del clero della Diocesi per l’anno 1964, la parrocchia di Sant’Antonio da Padova risultava censita come parrocchia suburbana “affidata ai Reverendissimi Frati Minori dell’annesso convento”
1968 – la chiesa era sempre più piccola e inadeguata in proporzione del crescente numero di fedeli, così alla fine del 1968 venne dato l’incarico per il progetto della nuova chiesa, pensata seguendo le nuove direttive post-conciliari come centro Comunitario Parrocchiale. Il nuovo complesso parrocchiale, venne progettato dagli architetti Giuseppe Gambirasio Jr., Giorgio Zenoni e Walter Barber
1970 – il 1 maggio 1970 l’arcivescovo Gaddi poneva la pietra auspicale della nuova chiesa, accanto alla prima chiesa prefabbricata
1971 – in seguito alla riorganizzazione territoriale diocesana in zone pastorali, la parrocchia di S. Antonio da Padova fu aggregata alla zona pastorale XVIII composta dalle parrocchie della zona periferica della città
1972 – il 4 ottobre, arcivescovo Clemente Gaddi procedeva alla solenne consacrazione, dedicando la chiesa a S. Antonio di Padova e sigillando nella mensa dell’altare comunitario, le reliquie dei Santi Clemente, Alessandro, Colombano, Francesco, Bernardino e Chiara
1972 – il nuovo concerto di cinque campane venne consacrato dall’arcivescovo Gaddi, il 31 maggio 1972
1979 – con l’erezione dei vicariati locali nella diocesi, la parrocchia è entrata a far parte del vicariato urbano Est
1998 – il 10 settembre i frati minori chiusero la comunità di Bergamo,lasciando la parrocchia di S.Antonio in Valtesse che venne restituita al clero diocesano
2004 – si resero necessari lavori di restauro e ristrutturazione in quanto si dovette trasformare il convento in oratorio e abitazione per il parroco e per il curato
2005 – il 12 febbraio 2005 venne inaugurata ufficialmente la nuova struttura, dal vescovo di Bergamo Roberto Amadei