La chiesa è posta nella parte antica del paese ed è preceduta da un’ampia e ripida scalinata che collega la strada al sagrato terrazzato posto ad una quota più alta. La facciata, a due ordini sovrapposti, è suddivisa da una serie di lesene e da due cornicioni orizzontali. L’ingresso principale è anticipato da un semplice e piccolo portico sostenuto da due colonne su di cui poggia una trabeazione sormontata da timpano triangolare. Il portico, aperto su tre lati, si fonde con il piccolo sagrato, delimitato da balaustra in pietra composta da colonnine e copertina. Sopra l’ingresso principale, confinata dalle lesene centrali, si apre una bifora con archi a tutto sesto e decori in stucco. Sopra ancora la facciata si conclude con un timpano di chiusura curvilineo sormontato dalla statua di S. Antonio e anticipato da un timpano triangolare. Internamente l’edificio è ad unica navata con pianta a croce greca; i due bracci laterali, meno profondi di quelli principali, accolgono, uno per parte due altari minori. Il presbiterio è diviso dall’aula da tre gradini e da una balaustra in marmo.
XVII – nel XVII secolo un preesistente oratorio dedicato a Sant’Antonio subiva una prima trasformazione e, su iniziativa di alcune famiglie Longhi residenti nella contrada, veniva istituita in data 22 gennaio 1698 una cappellania.
1845 – i lavori per la costruzione dell’attuale chiesa furono effettuati tra il 1845 e il 1848
1936 – nel 1922 fu concesso il “Fonte Battesimale”: la distanza della frazione dalla chiesa di S. Martino di Nembro era notevole; per questo, con decreto del vescovo Adriano Bernareggi, il 16 dicembre 1936 venne dichiarata chiesa parrocchiale e si staccò definitivamente da Nembro. Seguì nel giugno del 1937 il Regio Decreto che confermò l’avvenuto smembramento.
2000 – nel 2000 venne completamente ritinteggiato l’interno dell’edificio e contestualmente venne pavimentato il sagrato
2003 – nel 2003 vennero restaurate le facciate della chiesa