La fronte dell’edificio, in laterizi, appare arretrata rispetto ai due corpi che la fiancheggiano predisposti come basi per i campanili, di cui solo uno però risulta realizzato. Le intenzioni di Bibiena miravano ad imprimere alla facciata caratteri di verticalismo a cui avrebbero concorso soprattutto le torri campanarie. La fronte centrale è più bassa ed è posta come una quinta di fondo. I due registri di facciata sono di ordine tuscanico (livello inferiore) e ionico (livello superiore). All’interno la chiesa è caratterizzata da una navata con volta a botte lunettata affiancata da due cappelle nella parte anteriore e un vano centrale a pianta quadrata dominato da una cupola, che si dilata in due grandi nicchie semicircolari, coperte da semicatini e chiuso da un presbiterio con volta a botte lunettata e absidata. La pianta è a croce latina ed è completata da un coro con forma a trifoglio.
1765 – Si inizia la costruzione della nuova chiesa su progetto dell’architetto Antonio Galli Bibiena.
1766 – Crolla la chiesa mentre ancora è in costruzione, tredici mesi dopo l’inizio dei lavori. La comunità decide di iniziare l’immediata ricostruzione a costo di enormi sacrifici; per raggiungere la somma necessaria alla realizzazione dell’edificio sacro si pone in vendita la maggior parte dei beni immobili della prepositura di Villa Pasquali.
1902 – Viene realizzata una nuova pavimentazione per volere di don Giacinto Bianchi.
1964 – Vengono eseguiti importanti lavori di restauro e di consolidamento in tutta la fabbrica. Si interviene inoltre sulle fondazioni con palificazioni finalizzate a bloccare fenomeni localizzati di cedimento fondale. Viene completamente restaurato anche il campanile.
1985 – Intervento di rifacimento della copertura della navata e del tiburio, con sostituzione di travetti lignei.
2012 – Intervento strutturale della sola aula maggiore ad esclusione dell’abside e dei transetti. Rifacimento parziale coperture lato Ovest.
2015 – Intervento di restauro e consolidamento delle murature e delle volte della parte absidale e presbiteriale.