Edificio dalla pianta composita: gli ambienti di quota superiore formano una croce latina invertita, completata da numerosi annessi laterali.
La facciata è rettangolare, in stile neoclassico; la parte centrale è leggermente rilevata e sottolineata da due coppie di semicolonne ioniche che poggiano su alti basamenti, schema decorativo che si ripete nei cantonali con identiche lesene.
I tre portali, sottolineati da cornici in pietra, differiscono solamente nelle dimensioni, maggiori in quello centrale, sopra il quale trova posto una apertura a mezzaluna.
Nella porzione superiore delle sezioni laterali sono murati due bassorilievi.
Sotto la cornice marcapiano su cui poggia il timpano, presente solamente nella porzione centrale, corre la scritta “SANCTO ANTONINO MARTIRI DICATUM”.
La facciata è sormontata da quattro statue di angeli e una croce centrale.
L’interno è articolato in più volumi, tanto che è difficile individuare delle navate propriamente dette.
Gli ambienti laterali sono coperti da volte a vela, quello maggiore centrale da volte a botte e da due cupole, di cui una maggiore.
Ai lati del presbiterio si aprono due altri ambienti.
Gli affreschi e le vetrate sono in gran parte opera del pittore torinese Luigi Morgari.
1289 – Le prime notizie di una chiesa dedicata a S. Antonino si trovano nel Liber Notitiae Sanctorum Mediolani.
XVII – Viene ingrandita la struttura
1751 – L’edificio viene nuovamente ingrandito.
1842 – Vengono aggiunte due navate laterali e costruito il sagrato.
1921 – La chiesa viene restaurata e nuovamente ampliata.
1935 – Viene modificato il presbiterio su progetto dell’Ing. Barboglio di Bergamo.
1981 – Viene collocato un nuovo tabernacolo.
1993 – Vengono restaurati l’edificio e gli affreschi ad opera di don Giovanni Olgiati.
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