Chiesa di Sant’Anna (Clusone)

Diocesi di Bergamo - chiesa sussidiaria - Lombardia

Clusone - via Giacomo Matteotti - BG - 24023

0346/21073

Le informazioni riportate, in tutto o in parte, sono riprese da BeWeb, la banca dati dell’Ufficio Nazionale per i beni culturali ecclesiastici e l’edilizia di culto della CEI , implementata dalle diocesi e dagli istituti culturali che hanno concluso il rilevamento e la descrizione del patrimonio sul proprio territorio. Quanto pubblicato è da intendersi work in progress e pertanto non esente da eventuali suggerimenti per essere migliorato e reso più efficace.

1487 – edificata nel 1487 adiacente ad un convento delle Terziarie Francescane
1525 – nel 1525 viene affrescata la facciata della chiesa
1630 – dopo essere stata adibita a lazzaretto nel corso dell’epidemia di peste del 1630, rimase chiusa per un notevole periodo; ma dietro pressante richiesta delle Terziarie del monastero che nel frattempo avevano promosso alcuni necessari restauri, nella vigilia della festa di S. Anna del 1652, l’arciprete Giovanni Battista Bottami, letto il decreto di riapertura al culto emanato dal vescovo di Bergamo, procedeva alla nuova benedizione
1809 – nel 1809 il terreno terrazzato e scosceso attorno alla chiesa vie livellato per la creazione delle strade di attraversamento del quartiere. In questa operazione la base del fronte della chiesa, che inizialmente era alla stessa quota del terreno, finì sopra il nuovo piano stradale
1810 – l’11 maggio 1810 il convento fu soppresso e la chiesa nuovamente chiusa al culto. Dopo questa chiusura, per un certo periodo, vi alloggiò la gendarmeria austriaca.
1810 – la Congregazione di Carità di Clusone acquistò tutto il complesso e vi aprì un ospizio per i poveri e gli anziani, dotandolo di laboratori per gli abili al lavoro. Contemporaneamente l’arciprete Bartolomeo Furia si adoperò per convincere il Delegato del Culto della necessità che anche la chiesa, per il bene spirituale degli abitanti del rione, fosse riaperta al culto;
1814 – l’11 febbraio 1814 i sacri riti ripresero
1856 – nel 1856, visto lo stato di avanzato degrado della decorazione fatta di figure, ornati, scritte riproducenti disposizioni testamentarie, impegni e vantaggi spirituali per i frequentanti la chiesa, la facciata fu ricoperta con un alto strato di intonaco con una nuova decorazione prospettica.
1955 – un parziale ricupero degli affreschi della navata fu eseguito nel 1955
1974 – nel 1974 si restaurò l’affresco della Natività
1981 – nel 1983, dopo i lavori di bonifica che interessarono il tetto, il campanile, il muro laterale esterno e tutto l’interno, anche la decorazione e gli affreschi dell’interno furono oggetto di interventi conservativi
1991 – nel 1991 vennero eseguiti lavori di restauro sulla facciata operando sulla rimozione dell’ ottocentesca decorazione prospettica, la riapertura delle due monofore e portando a compimento il recupero dei resti della primitiva affrescatura.