la chiesa posta fuori dal centro abitato del paese, è protetta da un piccolo sagrato recintato e chiuso da un cancello. La facciata è preceduta da un portico con copertura in legno a tre falde in opera su due colonne in pietra; una delle falde è stata prolungata per coprire la piccola cappella in ricordo dei morti della peste in cui sono ancora oggi raccolte le ossa. La facciata è divisa in due ordini: nell’ordine inferiore sono posti il portale e le due finestre laterali dotate di contorno in pietra sagomata con fregio e cornicione. Il secondo ordine prosegue sopra il tetto del portico ed è suddiviso in tre settori da lesene in muratura; nel settore centrale vi è una finestra che illumina la navata e nei settori laterali vi sono due nicchie vuote. Un timpano triangolare completa la facciata.
La chiesa ha un’unica navata suddivisa da lesene in tre campate ed è coperta da volta a botte.
La cappella minore di sinistra era dedicata alla Madonna e ai Santi Rocco e Vescovo, mentre quella di destra era dedicata al Suffragio; da quest’ultima cappella, mediante un ingresso, è possibile accedere alla cappella dell’ossario. Il presbiterio è a pianta rettangolare ed è sopraelevato rispetto alla navata di un gradino, si conclude in un coro absidato. A destra del presbiterio è posto un ingresso che conduce alla sagrestia
1630 – conosciuta anche come la chiesa dei morti perché fu costruita, incorporando una piccola cappella già esistente, dopo la peste del 1630
1778 – secondo la relazione fatta dal parroco per la visita pastorale del vescovo Dolfin, la cura della comunità era affidata solo al parroco, da cui dipendeva anche la gestione dell’oratorio della Beata Vergine detto “dei morti”
1861 – negli Stati del clero della diocesi di Bergamo del 1861, la chiesa parrocchiale di Azzano aveva la cura di 923 anime alle quali erano preposti il parroco e due coadiutori parrocchiali. Gli oratori dipendenti risultavano essere due, tra i quali ,quello detto dei morti
1982 – vengono restaurati gli affreschi e vengono effettuate lavori di ristrutturazione