La piccola chiesa di Ghisione costituisce in realtà il nucleo esistente più antico dell’antica Mulo, ovvero il paese Villa Poma. Essa infatti è l’unica superstite del tessuto edilizio medievale e, come tale, degna di essere conservata e valorizzata.
XI – I documenti non permettono di capire a pieno gli anni di costruzione, quello che si sa è che nel primo documento in cui viene nominata la chiesa, datato 1117 l’oratorio di Sant’Andrea in Ghisione doveva già essere concluso.
XV – Non conosciamo con precisione la natura degli interventi di restauro, essi investirono però probabilmente il presbiterio che quasi sicuramente non nacque così in epoca medievale.
XVII – Le aperture in facciata sono successive alla costruzione, del 1600 circa quando quando la chiesa venne rimaneggiata ulteriormente.
XIX – Come era tipico nell’Ottocento per le costruzioni medievali la chiesa venne spogliata delle decorazioni pittoriche esterne e resa faccia a vista come la vediamo oggi. In realtà tracce di affreschi si riscontrano ancora anche all’interno quindi è chiaro che la stessa sorte toccò anche alle pareti.
1999 – L’intera chiesa venne completamente restaurata a inizio millennio a causa delle pessime condizioni in cui verteva. Si decise poi di intervenire in maniera più decisa e rifare il pavimento inserendovi il sistema di riscaldamento.
2011 – Mentre l’esterno era previsto che venisse lastricato, la Soprintendenza decise poi di lasciarlo a prato in vista di future campagne archeologiche.
2014 – A causa degli eventi sismici del 2012 l’oratorio di Sant’Andrea è stato lesionato in diverse parti, in particolare il tetto del campanile, della chiesa e la facciata nord. Si colse così l’occasione di restaurarne anche gli interni e gli impianti elettrico e fonico.